Decisione del GIP di Caltagirone nell'ambito dell'inchiesta sui rifiuti,
INDAGINE PER ABUSO D'UFFICIO E' FALSITA'.
Arriva il divieto di dimora per l'ex sindaco FAUSTO FAGONE.
Il GIP di Caltagirone ha disposto il divieto di dimora nel comune di Palagonia all'ex sindaco del paese etneo e attuale deputato dell'UDC, FAUSTO FAGONE, nell'ambito dell'inchiesta che ha portato martedi scorso all'arresto di due dipendenti comunali e di due imprenditori per presunte irregolarità nella concessione dell'appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani.
FAGONE, in qualità di ex sindaco di Palagonia, è indagato per abuso di ufficio è falsità materiali in atti pubblici.
Secondo la Procura di Caltagirone avrebbe affidato e prorogato, in assenza di presupposti di urgenza e senza gara di appalto, il servizio per la raccolta di rifiuti a società che sarebbero state inoltre prive dei necessari requisiti di legge.
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Palagonia hanno interessato il periodo compreso tra il 2004 e il 2008.
(art. del GIORNALE DI SICILIA del 1 ottobre 2009 a firma di Damiano Pennisi)
INDAGINE PER ABUSO D'UFFICIO E' FALSITA'.
Arriva il divieto di dimora per l'ex sindaco FAUSTO FAGONE.
Il GIP di Caltagirone ha disposto il divieto di dimora nel comune di Palagonia all'ex sindaco del paese etneo e attuale deputato dell'UDC, FAUSTO FAGONE, nell'ambito dell'inchiesta che ha portato martedi scorso all'arresto di due dipendenti comunali e di due imprenditori per presunte irregolarità nella concessione dell'appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani.
FAGONE, in qualità di ex sindaco di Palagonia, è indagato per abuso di ufficio è falsità materiali in atti pubblici.
Secondo la Procura di Caltagirone avrebbe affidato e prorogato, in assenza di presupposti di urgenza e senza gara di appalto, il servizio per la raccolta di rifiuti a società che sarebbero state inoltre prive dei necessari requisiti di legge.
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Palagonia hanno interessato il periodo compreso tra il 2004 e il 2008.
(art. del GIORNALE DI SICILIA del 1 ottobre 2009 a firma di Damiano Pennisi)