lunedì 26 settembre 2011

PROPOSTA DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL COMUNE DI PALAGONIA: UN NUOVO CODICE PER PREVENIRE LE INFILTRAZIONI DELLA MAFIA E LA CORRUZIONE


Prevenire le infiltrazioni della mafia e la corruzione nella pubblica amministrazione.
 A questo servirà il "Codice antimafia e anticorruzione nell’amministrazione comunale" proposto dal commissario straordinario del comune di Palagonia, dott. Antonio Garofalo e notificato questa mattina al presidente del consiglio Bernardo Vaccaro per convocare il civico consesso chiamato ad approvare l’importante documento.
 “Il Codice antimafia e anticorruzione che ho appena firmato – dice Garofalo -  è a mio avviso un’iniziativa importante che guiderà l’amministrazione comunale verso un comportamento etico che deve mirare a prevenire e reprimere ogni eventuale tentativo di infiltrazioni della malavita organizzata nel mercato del lavoro, nella fase di aggiudicazione degli appalti, nel controllo degli investimenti, nello svolgimento di lavori e servizi di affidamento”.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario creare condizioni ambientali favorevoli prevedendo misure che tendono a rafforzare le condizioni di legalità, sicurezza e tranquillità anche negli uffici comunali affinché gli interventi finanziari non siano condizionati dalla malavita organizzata che impedisce il normale svolgimento dell’attività amministrativa. 
Il "Codice" – continua il commissario - si configura come un segnale di comportamento attivo nella lotta alla mafia e alla corruzione. Un segnale che voglio sperare sia accolto e rilanciato dal consiglio comunale e dall’intera società palagonese". 
"Il regolamento che i consiglieri sono chiamati a votare - sottolinea Garofalo - non ha intenti moralizzatori o punitivi, vuole esaltare valori come l’impegno dell’amministrazione comunale a prevenire e contrastare infiltrazioni mafiose. Con la consapevolezza che la presenza della malavita organizza, e non, possa costituire una variabile pesantemente negativa per lo sviluppo dell’intera collettività".
Tra le innovazioni introdotte con il “Codice antimafia e anticorruzione”, l’introduzione di clausole per garantire ancor più trasparenza nelle gare d’appalto; una più efficace valutazione per la professionalità e affidabilità dei dipendenti comunali, anche attraverso iniziative di formazione; la tracciabilità delle movimentazioni di denaro; una più puntuale previsione dell’obbligo di costituzione di parte civile del comune per reati dei quali siano imputati i dipendenti dell’amministrazione; controlli sulle variazioni urbanistiche, per evitare che la mafia approfitti dei cambiamenti di destinazione d’uso dei terreni.

(dal Sito Web del Comune di Palagonia)