martedì 29 dicembre 2009

OGGI DIAMO UNA TRISTE NOTIZIA DI CRONACA



PICCHIATO E ACCOLTELLATO ALL'USCITA DEL PUB.

Palagonia. Ancora oscuro il movente dell'aggressione: questioni economiche o passionali le piste più accreditate.

Non sarebbero chiari i motivi della violenta aggressione che si è conclusa, vicino via Vitt. Emanuele e dell'area della bambinopoli, con il ferimento di un giovane palagonese. Secondo i primi rilievi dei carabinieri, ignoti avrebbero sfregiato con alcune coltellate il volto della vittima, che ha anche subito percosse in varie parti del corpo.

Il malcapitato è stato ricoverato all'ospedale di Caltagirone e la prognosi prevede 15 giorni, almeno, di decorso per la guarigione. Sarebbero stati alcuni amici e conoscenti della vittima a ritrovarlo a terra sanguinante e dolorante.

Sull'accaduto, dopo aver sentito la parte offesa in caserma, indagano i carabinieri che per adesso mantengono un rigoroso riserbo investigativo. Si cercano elementi utili e la collaborazione di eventuali testimoni.

Non è stata resa nota, intanto, l'emissione di provvedimenti restrittivi o di fermi nei confronti di indiziati. Le indagini sono coordinate dalla procura della Repubblica di Caltagirone.

(fonte "La Sicilia" del 29/12/09 art. di Lu. Gamb.).

domenica 27 dicembre 2009

ULTIM'ORA: L' ON.LE FAGONE STAREBBE CAMBIANDO PARTITO









L'on.le Fausto FAGONE starebbe per cambiare partito politico, potrebbe lasciare l'UDC di Cuffaro per passare con la PDL Sicilia di Miccichè.

Questo ennesimo cambio di casacca del Fagone sarebbe l'ultimo, per adesso, di una lunga serie; il politico Fagone si è sempre considerato affine al vecchio PSI, del PSDI, del CDU di Buttiglione, di Forza Italia, ad una lista civica fatta da Totò Cuffaro, con l'UDC e adesso, forse, con la PDL sicilia.
Il tutto sarebbe motivato dal fatto che il Fagone potrebbe occupare, nel terzo governo Lombardo, il posto di assessore al territorio e ambiente attualmente occupata da Milone esponente del PDL che non appoggierebbe Lombardo, secondo il quotidiano "La Repubblica".

sabato 26 dicembre 2009

SETTE PERSONE RINVIATE A GIUDIZIO.



La tragedia di Mineo: Per il GUP Gennaro, sindaco, assessore, capo UTC e altri quattro dovranno essere processati.


Conclusa la fase istruttoria per la morte di quattro dipendenti comunali e due operai della ditta che si occupava del depuratore.


Il Gup del tribunale di Caltagirone cosi si è pronunciato: amministratori e funzionari del comune e rappresentanti dell' impresa devono essere processati. Rinvio a giudizio per tutti e sette gli imputati nel procedimento per il tragico incidente sul lavoro nel depuratore di Mineo.


Si tratta del sindaco Castania, dell'assessore ai LL.PP. Mirata, del responsabile dell'ufficio tecnico del comune arch. Zarapino, dell'addetto al depuratore geometra Catalano, del responsabile del servizio di prevenzionee protezione Virzì, del titolare dell'azienda di espurgo di Ragusa Carfì e del capocantiere della ditta La cognata.

...(fonte La "Sicilia" del 22/12/09)

mercoledì 23 dicembre 2009

NON VOGLIAMO PIU' VIOLENZA



Sos dei Sindaci calatini nella seduta speciale del comitato per l'ordine e la sicurezza.

Per ribadire la presenza dello stato, il rispetto della legalità e delle regole, dopo i recenti fatti di cronaca criminale che hanno avuto per oggetto sindaci e amministratori del calatino, si è riunito ieri a Grammichele il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza.

Hanno partecipato il Prefetto di Catania, i procuratori di Catania e di Caltagirone,il questore, il direttore della DIA, il comandante della guardia di finanza, il comandante prov. dei carabinieri, il capitano dei carabinieri di Caltagirone altre autorità e 14 sindaci del calatino (assente Mineo).

Nel corso della riunione, i sindaci hanno ribadito la richiesta di un maggiore controllo del territorio per prevenire gli atti malavitosi e di intimidazione che hanno coinvolto alcuni sindaci e amministratori dell' hinterland.

............ In una nota il segretario del PD di Grammichele Barone e l'on. Raia, nell'esprimere apprezzamento al prefetto, ribadiscono il sostegno del Partito Democratico alla magistratura ed alle forze dell'ordine per l'azione di contrasto alla criminalità. Esprimono solidarietà ai sindaci, agli amministratori, ai cittadini ed agli imprenditori che subiscono giornalmente furti e rapine. Auspicano iniziative e risorse finanziarie adeguate per contrastare con più efficacia la criminalità.
( "La Sicilia" del 23/12/09 firma Lu. Gam.).

martedì 22 dicembre 2009

"OCCHI ELETTRONICI" SUL PAESE



Palagonia: presentato il sistema di videosorveglianza che prevede 70 telecamere.


Nuovi occhi elettronici saranno puntati sul centro abitato di Palagonia. Il progetto per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza urbana è stato presentato ieri dall'Ing. S. Santamaria, che ha ricevuto l'incarico dall'amministrazione comunale.
Circa 70 telecamere saranno sistemate per il controllo di altrettante aree "sensibili" nelle zone urbane ed extraurbane. Oltre agli immobili comunali, saranno controllati i luoghi pubblici di maggior richiamo come la bambinopoli e le aree a verde. Altri impianti saranno attivati sulle due arterie di accesso alla città e nelle piazze.

Gli "occhi" elettronici saranno collegati alle sale di controllo dei Carabinieri e della Polizia municipale. Le registrazioni filmate saranno immediatamente disponibili per almeno tre giorni.

Secondo il Sindaco Calanducci, il nuovo sistema garantirà un controllo più continuo e diretto del patrimonio comunale, che ha registrato diversi atti di vandalismo e danneggiamenti. Con l'intervento della Prefettura di Catania, il piano sarà sottoposto all'esame del Ministero dell'Interno. Dopo la redazione del quadro economico dei costi, sarà definito l'importo del finanziamento.

(La "Sicilia" del 22/12/09 - firma Lu. Gam.)

lunedì 21 dicembre 2009

Auguri di Buone Feste...

La Redazione web del sito del Partito Democratico di Palagonia augura a tutti i lettori del blog, ai simpatizzanti del Partito e ai cittadini tutti di trascorrere serenamente le imminenti festività natalizie con l'auscipio che il 2010 porti con sè tutto il "bene" del quale la nostra Comunità cittadina ha bisogno. A presto....

venerdì 18 dicembre 2009

BERLUSCONI E TUTTA LA DESTRA ABBANDONANO LA SICILIA



Stop per il raddoppio della RG-CT, 330 milioni sottratti per il ponte.


Almeno per il momento il progetto di raddoppio della Ragusa - Catania è destinato a restare dentro un cassetto in attesa del 2010.

Ieri mattina il CIPE non ha esaminato il progetto che, nonostante avesse superato positivamente l'istruttoria pre-Cipe del giorno prima, è slittato alla prima seduta utile di gennaio.

L'assenza di Berlusconi ha permesso di approvare solo gli atti più urgenti. Lo hanno reso noto i sottosegretari Miccichè e Reina che hanno rassicurato sulla conclusione positiva dell'iter.

Immediata la protesta del sindaco di c/destra di Ragusa che si dice preoccupato e contesta: "il rinvio del Cipe è senza alcuna motivazione tecnica mentre hanno trovato i soldi per altri progetti" e annuncia che "se entro gennaio non ci sarà l'approvazione, darò il via ad un comitato e all'avvio di una petizione da sbattere sul tavolo di chi non vuol vedere quanto sia importante l'infrastruttura".
..............(fonte " la Sicilia" del 18/12/2009)

giovedì 17 dicembre 2009

PER LA LEGALITA' SERVE L'IMPEGNO DI TUTTI



Palagonia: amministratori di diversi comuni a fianco di Calanducci dopo gli attentati registrati in paese.


Si sono incontrati a Palagonia, nella sala consiliare, assessori e sindaci di sette comuni del Calatino. Al primo cittadino della città delle arance, Calanducci, che ha subito ripetuti atti intimidatori e danneggiamenti, sono andati gli attestati di solidarietà dei pubblici amministratori che hanno pure espresso preoccupazione per l'escalation delle attività criminali.


Adesioni alla iniziativa, promossa dal Comune di Caltagirone, sono giunte dagli amministratori di Castel di Iudica, Grammichele, Mazzarrone, Raddusa e Scordia.


"Comprendo lo stato d'animo del Sindaco di Palagonia, ha detto Cosimo Marotta Sindaco di Raddusa, perchè anche io ho vissuto una esperienza simile. Non è tempo di arretrare su posizioni e scelte".


Non hanno dubbi neanche gli altri amministratori che sostengono: "Le istituzioni civili devono convergere su iniziative di comune interesse. Occorre pure un maggiore controllo del territorio e assicurare i colpevoli alla giustizia".


Foti, vicesindaco di Caltagirone, ha richiesto "un impegno collettivo in favore della legalità per garantire la crescita e lo sviluppo socio-economico delle comunità calatine. Occorre anche un apporto di tipo culturale per invertire la tendenza".


"Siamo in prima linea, dice Russo, vice sindaco di Scordia, in una difficile azione amministrativa per la collettività".


Miceli, vice sindaco di Grammichele, lancia un appello alla società civile: "nel mio centro l'attività investigativa ha prodotto ottimi risultati in riferimento ad alcuni episodi di criminalità. La collaborazione della società è fondamentale".


Il 21 e 22 dicembre incontro a Grammichele tra gli amministratori ed il Prefetto di Catania.


Fonte "La Sicilia" del 16/12/2009


mercoledì 16 dicembre 2009

FINALMENTE AFFISSI I DUE MANIFESTI CHE ABBIAMO ANTICIPATO NEL NOSTRO SITO



Scontro politico a colpi di manifesti tra il Sindaco di Palagonia, la PDL e l'UDC.

Nei giorni scorsi abbiamo anticipato con articoli ad hoc lo scontro politico che stava montando, a Palagonia, tra il sindaco, i consiglieri comunali che lo sostengono e i partiti politici della PDL e l'UDC.

Il volantino della PDL e dell'UDC, poi trasformato in manifesto, accusava: " Trasparenza che non c'è; un sindaco alla deriva". Questi elencavano una serie di "STRAVAGANZE" che andavano dalla mancanza di trasparenza e legalità fino al cambio di maggioranza, tra partiti che avevano vinto e quelli che avevano perso le elezioni comunali. Le accuse continuavano fino a dichiarare: spostati da un ufficio all'altro alcuni amici di consiglieri comunali e la mancata attivazione di lavori pubblici come il quartiere N'Zulla e il consolidamento del costone roccioso della Sibba, per la litigiosità della maggioranza.

Il Sindaco Calanducci rispondeva dichiarando, con un volantino poi diventato anche questo manifesto: "Una svolta necessaria per Palagonia".

Continuava dicendo che quelli della PDL e dell'UDC sono in mala fede perchè il cambio di maggioranza non lo ha deciso il Sindaco ma i Consiglieri dell'UDC che volevano mandarlo a casa per tornare a votare.

Che i lavori della N'Zulla con il costone della Sibba sono già stati appaltati e che il regalo lasciato dalle precedenti amministrazioni Fagone, padre e figlio, sono 28 milioni di euro di debiti.

Come si nota nel resocondo dei due manifesti, che dicono anche altre cose, la battaglia politica palagonese si tinge di giallo. Infatti il Partito Democratico aveva già segnalato l'anomalia delle due dichiarazioni che vogliamo brevemente ricordare: Calanducci pensa di poter amministrare cambiando maggioranze, come di norma faceva chi l'ha preceduto, ogni qualvolta gli si presenta l'occasione; cosi facendo si mette nelle mani di consiglieri che a turno hanno la necessità e lo scopo di arrivare a qualche poltrona per accontentare qualcuno e rientrare di qualche spesuccia, fatta in campagna elettorale, percependo lo stipendio.
Dall'altra parte si nota l'alleanza anomala tra due partiti che nelle elezioni comunali si sono presentati alternativi l'uno all'altro. Ricordiamo, infatti, che l'Udc di Fagone appoggiava il candidato Calanducci, mentre la Pdl il candidato Benincasa: cosa ci facciano insieme ora è da vedersi nel prossimo futuro.

Il Partito Democratico rimane sempre dello stesso parere: o il Sindaco dichiara fallita la maggioranza che ha vinto le elezioni e si presenta ai cittadini con una Giunta nominata da lui ed appoggiata da chi ci sta senza chiedere nulla in cambio, oppure è meglio che se na vada a casa togliendo in questo modo il giocattolo dalle mani insaponate di qualche consigliere comunale.

lunedì 14 dicembre 2009

ULTIM'ORA: PALAGONIA CON IL SECONDO DEPUTATO REGIONALE

SENTENZA DELLA CORTE D'APPELLO DI PALERMO: SOSPESO IL SEGGIO DI D'ANTONI (Mpa), ALL'ARS IL DOTT. FRANCO CALANDUCCI.


Bisognerà attendere il deposito della sentenza ma Orazio D'antoni non è più deputato regionale.

Lo hanno stabilito i giudici della Corte d'appello di Palermo che, ribaltando il provvedimento del Tribunale di 1° grado, hanno deciso la sua ineleggibilità a Palazzo dei Normanni.

Tecnicamente la sentenza di venerdì scorso ha avuto come effetto la sospensione del deputato il quale, tuttavia, non lascerà il seggio prima del deposito della motivazione.

Tutto era partito dal ricorso contro la sua elezione da parte del Dott. Franco Calanducci, (omonimo del Sindaco di Palagonia) che alle elezioni aveva ottenuto 6.744 preferenze contro le 7.359 di D'antoni.

Quest'ultimo, però, ai tempi delle consultazioni regionali era presidente di Sac service, che è di proprietà di un ente pubblico, e di qui l'impossibilità per D'antoni di candidarsi.

Adesso il deputato decaduto potrà ricorrere in cassazione. "Sono fiducioso sul ricorso in Cassazione, ha dichiarato, anche perchè prima di candidarmi mi ero rivolto ad un avvocato che mi aveva assicurato che non c'era nessun problema.
..............................
(fonte "La Sicilia" del 14 dic. 2009)

domenica 13 dicembre 2009

STRALCI DELLA LETTERA DEL SINDACO CALANDUCCI ALLA CITTADINANZA



Calanducci scrive: UNA SVOLTA NECESSARIA PER PALAGONIA.

"In questi giorni è stato fatto circolare un volantino contro di me e l'amministrazione comunale da parte dell'UDC, PDL e lista Pal. Lib.

Mi accusano di amministrare in maniera non trasparente e di non avere rispettato la maggioranza che mi ha votato e che l'attuale è stata creata con metodi scorretti.

MENTONO e sanno di mentire in MALA FEDE.

Si dica e si sappia con chiarezza che io non ho allontanato l'UDC dalla giunta, ma che lo stesso partito ha deciso di dimettersi dagli incarichi per andare a nuove elezioni.

Adesso si trova associato alla PDL (fagoniani e anti fagoniani) contro di me ricorrendo alla menzogna e alla diffamazione.

.............. Pur avendo ereditato una situazione debitoria allarmante (28 milioni di euro fra residui passivi e debiti fuori bilancio) ......................

........ è stata deliberata dalla Giunta municipale la proposta di costituzione della società MULTISERVIZI a totale capitale comunale....

Quanto al fatto che l'Opposizione si attribuisca, oggi, l'80% dei consensi, ciò è frutto di una fantasia bizzarra e stravagante (vedi risultati elettorali Europee 2009).

Quello che emerge con evidenza è che l'Opposizione esprime la parte vecchia della classe politica ............ che ha provocato danni gravissimi al nostro Comune i cui effetti si manifestano ancora oggi.

.............. Fino a quando avrò la responsabilità di guidare il Comune sarò determinato a realizzare la svolta necessaria che i cittadini si aspettano."

Il Sindaco Avv. Francesco Calanducci

sabato 12 dicembre 2009

I SINDACI del comprensorio: "Solidarietà a Calanducci".



PALAGONIA, LUNEDI L'INCONTRO.





I Sindaci del Calatino si ritroveranno alle 17 di lunedì nella Sala consiliare del Municipio di Palagonia per esprimere solidarietà al suo primo cittadino, Francesco Calanducci, dopo i ripetuti atti intimidatori e l'incendio nella sua casa di campagna.


L'iniziativa è stata assunta dal Sindaco di Caltagirone Franco Pignataro il quale, a questo proposito, ha tenuto sottolineare che "gli avvertimenti della criminalità, subiti anche da altri sindaci del comprensorio, dimostrano il livello incandescente in cui sono costrette ad operare le amministrazioni locali, che devono fronteggiare problemi complessi e di non facile soluzione".

(fonte "La Sicilia" del 12/12/09 a firma Lu. Gam.)

mercoledì 9 dicembre 2009

FINALMENTE IL SINDACO CALANDUCCI RISPONDE ALLE ACCUSE



Sembra che il Sindaco di Palagonia si sia deciso a rispondere pubblicamente agli attacchi indirizzatigli dai Consiglieri Comunali dell'UDC, del PDL e di una lista civica di destra denominata "Palagonia Libera".

La Destra, in un volantino fatto circolare di sera per le strade della città, ha accusato il Sindaco di mancanza di trasparenza e legalità.

Calanducci viene accusato di "creare finte maggioranze" attraverso false promesse di incarichi per gli amici.

Nello stesso volantino, tra le tante cose, si presume che l' 80% dei Palagonesi stia con le liste che lo firmano (Udc-Pdl-Pal.Lib.).

Noi Democratici abbiamo già espresso il nostro parere sulla continuità della legislatura comunale,
ma dopo aver letto il volantino ci chiediamo: MA CHE C'AZZECCA BENINCASA con FAGONE!

Allora quello che abbiamo sospettato all'indomani del voto per le Comunali è risultato essere vero: I TRE CANDIDATI A SINDACO SI ERANO GIA' ACCORDATI! Chiunque avesse vinto avrebbe trovato un'altro pronto a sostenerlo, con buona pace di tutti quei Palagonesi che avevano creduto di poter scegliere tra proposte politico-amministrative alternative fra di loro.

lunedì 7 dicembre 2009

IL CONSIGLIERE ASTUTI SALVATORE NON RAPPRESENTA IL PARTITO DEMOCRATICO


Abbiamo ricevuto in questi giorni tante email (in riferimento all'articolo uscito sul giornale locale "La Sicilia" riguardante l'attentato alla casa di campagna del primo cittadino di Palagonia) aventi come oggetto la dichiarazione del Consigliere Comunale ASTUTI SALVATORE, definito dal giornalista come appartenente al PARTITO DEMOCRATICO.
Vorremmo tranquillizzare tutte quelle persone che ci sono vicine e ci sostengono: il Consigliere ASTUTI SALVATORE NON E' DEL PARTITO DEMOCRATICO.

La "notizia", che non è nuova (infatti l'Astuti ha pubblicamente rilasciato tempo fa una dichiarazione in Consiglio Comunale) trova maggior conferma nel sito ufficiale del Comune di Palagonia che mette in carico della lista "Palagonia nel cuore" il Consigliere citato.

Vorremmo ricordare ancora una volta che, all'indomani della sconfitta elettorale del 2008 subita dalle liste "PD" e "Palagonia nel cuore", il progetto politico messo in campo in quell'occasione è venuto meno per la diversa posizione da assumere nei confronti dell'attuale Sindaco: avevamo perso e quindi dovevamo fare opposizione alla maggioranza formata dalle liste UDC, MPA e liste civiche di centrodestra.
I "nostri" eletti, Sipala "Tano" e Astuti Totò, al contrario hanno pensato bene di entrare in giunta appena possibile sostituendo di fatto il gruppo Fagone messo alla porta da Calanducci.
Posizione politica personale e legittima dei due Consiglieri, ma lontana da quella del Partito Democratico e da qui la separazione: loro con MPA e Lombardo noi con il Partito Democratico e all'opposizione.

Ribadiamo inoltre che la strada maestra da seguire, quando una maggioranza perde pezzi e consensi, è la leggittima richiesta del ritorno alle urne.

domenica 6 dicembre 2009

FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA



PALAGONIA: Finanziamenti per tre scuole. Tar accoglie ricorso del Comune.


Confermando il decreto presidenziale n° 1516, il Tar di Catania ha accolto l'istanza cautelare di sospensione dell'efficacia della graduatoria dell'Inail che, in ordine al finanziamento di interventi in tre istituti scolastici, avrebbe escluso il comune di Palagonia dalla concessione di finanziamenti.

Secondo il Tar, il ricorso dell'Ente municipale appare assistito da un fumus sufficiente. Il Comune ha confutato, con i propri legali, in maniera convincente le motivazioni degli atti impugnati.

L'esclusione dei tre progetti, con i quali sarebbero state elevate le condizioni di sicurezza e igiene nelle scuole "Don Milani", Ponte, e Ips" di Palagonia, avrebbe causato la perdita di un finanziamento di 900 mila euro. Le originarie contestazioni sono state legate all'omessa firma del computo metrico, a dichiarazioni non conformi e alla mancanza di un disciplinare.

Il Tar etneo ha deciso di trasmettere il ricorso al presidente del Tar di Palermo affinche' si pronunci all'ordine di eccezione d'incompetenza territoriale sollevata dall'avvocatura distrettuale dello stato.

(fonte "La Sicilia del 04 dic. 2009) a firma Lu.Gam.

venerdì 4 dicembre 2009

Ballottaggio a Palagonia: il TAR rigetta il ricorso



"Si rigetta il ricorso avverso l'esito del ballottaggio".


Con questa motivazione, il Tar di Catania si è definitivamente pronunciato sull'esito del ricorso in materia elettorale di G. Benincasa.

Il Tar, che si è espresso al termine dei lavori della seconda sessione, non ha effettuato valutazioni nel merito del contenzioso, ritenendo non ammissibile il ricorso per "i motivi aggiunti" contro il risultato elettorale, che ha sancito, con 31 voti di scarto, il successo dell'attuale Sindaco di Palagonia.

A seguito di iniziali verifiche in Prefettura delle schede elettorali, Benincasa avrebbe recuperato "solo" 18 voti.
Nell'atto di impugnazione, presentato dai legali del ricorrente, sarebbe stato lamentato il mancato annullamento di 46 schede che, secondo le ricostruzioni degli avvocati, sarebbero state contrassegnate in modo non conforme alla legge in favore del Calanducci. Per i giudici amministrativi, però, il ricorso è da rigettare.

(fonte "La Sicilia" del 04 dicembre 2009 a firma L. G.)

giovedì 3 dicembre 2009

PALAGONIA: I CORVI VOLANO ANCORA PIU' BASSI


Ancora lettere anonime al Comune di Palagonia, protocollo n° 0023940/2009 del 01/12/2009, rese pubbliche da qualche manina interna al Palazzo.
Il continuo ricorso alle lettere anonime, come abbiamo ricordato in un post precedente, ha una tradizione atavica a Palagonia, colpendo tutto e tutti al solo scopo di mettere in difficoltà gli avversari politici e RINUNCIANDO, in questo modo, al libero e pubblico dibattito politico.

Questa volta ad essere colpiti sono politici ma anche funzionari e semplici impiegati.
Quando si travalica la politica per arrivare a colpire fino i semplici impiegati allora la situazione è veramente arrivata al collasso.

Il politico entra in gioco perchè stabilisce le linee programmatiche e comportamentali, scegliendo dirigenti di fiducia per la direzione degli uffici al fine di realizzare gli obiettivi programmati, mentre i dipendenti "ESEGUONO" le direttive di quest'ultimi.
Sparare nel mucchio sortisce solo l'effetto di far più vittime di quelle che si vorrebbe, ecco perchè il PARTITO DEMOCRATICO condanna sempre chi proferisce accuse celandosi sotto la lente dell'anonimato e ancor di più chi utilizza questi sistemi per infangare liberi cittadini che la mattina si alzano per andare a fare il loro dovere.

P.S. Visto le gravi accuse mosse nelle lettere anonime, il nostro augurio è che si faccia luce al più presto rendendo pubblico il risultato di una eventuale indagine per togliere di dosso, a chi non dovesse esserne coinvolto, il fango buttato dall'anonimo e assumendo eventuali provvedimenti per chi, al contrario, è coinvolto nei fatti descritti.

Non vogliamo difendere nessuno, specialmente i politici chiamati in causa e i dirigenti da loro nominati passando per chi tra gli impiegati "semplici" si intruppa in questioni a loro non pertinenti: MA VOGLIAMO RISTABILIRE IL RUOLO DELLA POLITICA ONESTA NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI.

Se il Sindaco Calanducci, a cui va la nostra solidarietà per l'intimidazione subita, vuole ergersi a paladino di comportamenti LEGALI, si liberi della zavorra dei Consiglieri Comunali che lo bloccano e condizionano, azzeri la giunta fatta di Assessori nominati da questi ultimi e si presenti al cospetto di costoro con una nuova squadra composta da uomini di sua assoluta fiducia.

Se la maggioranza del Consiglio Comunale non dovesse essere concorde si DIMETTA, mandandoli tutti a casa al più presto e facendo riscegliere alla città gli amministratori che vuole.

Non può un Sindaco amministrare un Comune che necessita di tanta attenzione (visti i disastri fatti da chi ha retto la baracca prima) non avendo l'appoggio dei cittadini: E QUESTO SI PUO' VERIFICARE SOLO CON UN NUOVO VOTO POPOLARE.

martedì 1 dicembre 2009

FIAMME e PAURA al COMUNE



Palagonia: misterioso incendio in uno scantinato. In fumo carteggi e disegni dell'ufficio tecnico.

Non sarebbe chiara la matrice che ha distrutto, all'alba di ieri, in un vano interno di uno scantinato del Comune, diversi documenti, fascicoli e disegni dell'ufficio tecnico comunale.

.... L'allarme è stato lanciato da alcuni dipendenti comunali, che hanno segnalato la presenza di lunghe colonne di fumo ai piani superiori del palazzo di Città. Dopo alcune ore di combustione, che hanno reso l'aria irrespirabile in quasi tutte le stanze dell'immobile, una densa e nera fuliggine ha coperto suppellettili, computer e arredi.

.... Sul posto sono intervenuti i VV.UU. e i carabinieri della locale stazione che hanno eseguito, secondo le disposizioni del comandante, maresciallo Drago, gli opportuni rilevamenti ambientali.

Nulla è stato riferito dopo le prime verifiche dei militari, che potrebbero affidarsi, comunque, ai contenuti tecnici di una relazione dei VV.FF.

Le maggiori perplessità sono legate alla matrice del rogo. Sarebbe stata esclusa l'ipotesi di un cortocircuito nell'attigua cabina elettrica, dalla quale si sarebbero propagate le fiamme... Non sarebbe stata nemmeno forzata la porta d'accesso.

All'esame dei militari dell'Arma, pertanto, resterebbe l'ipotesi dell'autocombustione (per cause accidentali) e quella dell'incendio doloso.

(fonte "La Sicilia" del 1 dicembre 2009)

lunedì 30 novembre 2009

INCENDIO AL MUNICIPIO.


Stamattina alle ore 08,00 un principio di incendio si è verificato al Municipio di Palagonia.
Gli impiegati si sono accorti di una nube di fumo che arrivava negli uffici.
Sono subito intervenuti gli addetti ai lavori ed i carabinieri della locale stazione.
Vi aggiorneremo su eventuali novità

sabato 28 novembre 2009

PALAGONIA: un nuovo "avvertimento" al Sindaco



Dopo l'intimidazione di luglio, quando furono tagliati 35 alberi, incendiati gli arredi della casa di campagna.

Resta nel mirino il Sindaco di Palagonia Francesco Calanducci. Ignoti hanno danneggiato la sua casa di campagna, incendiando i suppellettili e gli arredi di alcune stanze.

Già lo scorso luglio nel terreno attiguo alla stessa abitazione Calanducci trovò 35 piante di agrumi tagliati.

Anche questa volta non vi sarebbero dubbi sulla matrice dolosa dell'incendio: i piromani hanno forzato la porta principale dell'immobile, appiccando il fuoco a materiali in plastica, tessuti e carte


Le fiamme si sarebbero rapidamente propagate a seguito dell'utilizzo di liquidi infiammabili.

(fonte "La Sicilia" del 28 novembre 2009).

venerdì 27 novembre 2009

BRUCIATA CASA IN CAMPAGNA


Atto intimidatorio ai danni di un amministratore di PALAGONIA.

Apprendiamo da tantissime voci che circolano in paese che la casa di campagna di un amministratore comunale sarebbe stata oggetto dell'attenzione di piromani.

Se queste voci, che si rincorrono freneticamente, dovessero essere confermate potremmo dire, senza alcuna smentita, che il livello di intolleranza politica in questo paese ha ormai raggiunto livelli che oltrepassano ogni limite.
VI AGGIORNEREMO AL PIU'PRESTO.

martedì 24 novembre 2009

PALAGONIA: RITORNANO LE LETTERE ANONIME




Era un pò di tempo che non si sentiva più parlare di quella "COSTANTE" che ha caratterizzato la vita della politica locale negli anni 60/90: le lettere anonime.

ORA SONO TORNATE! Da qualche giorno circola in paese una lettera, firmata "abitanti di Palagonia" protocollo n° 0023320 del 19/11/2009, che chiama in causa alcuni consiglieri comunali sostenitori dell'attuale sindaco.

Le accuse mosse nella missiva sono di assoluta gravità: evidenziano conflitti di interesse ed abusi vari. E' auspicabile quindi un'indagine della Procura, cui la stessa missiva è indirizzata per conoscenza, affinchè siano fugati tutti i dubbi e venga ripristinato un clima di fiducia verso le istituzioni.

Quello delle lettere anonime è un vizietto che tanti politici, o presunti tali, non avendo il coraggio di affrontare un vero dibattito politico di idee nell'interesse della città, hanno utilizzato negli anni passati per attaccare gli avversari o i cittadini, talvolta ignari.

Pensiamo che questo modo di porsi in politica, utilizzando cioè le lettere anonime, sia da condannare a prescindere dal fatto che i casi descritti siano o meno veritieri.

In un paese democratico e civile il confronto politico dovrebbe avvenire alla luce del sole e senza che nessuno nasconda le proprie idee.

Evidentemente a Palagonia si continua a vivere nello stesso modo di 40 anni fa e con un sistema ormai collaudato: farina al vento e lettere anonime per contrastare chi non la pensa come noi.

La nostra speranza è che si metta fine alla stagione, ormai atavica, di odio fra le parti e si cominci, ognuno dando il proprio contributo, a lavorare ed a confrontarsi sulle cose da fare per il nostro martoriato paese.

domenica 22 novembre 2009

IL LEGHISTA "LOMBARDO" PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO




Il sole in casa Lombardo
di Marco Guzzetti.L'istituto controllato dalla Regione finanzia l'impianto della moglie del governatore. Ben 5 milioni e 600 mil
a euro di fondi. Storia di un affare di famiglia

Raffaele Lombardo è un piccolo conflitto di interessi alla luce del sole, è il progetto di finanziamento per un impianto fotovoltaico, approvato dal consiglio di amministrazione dell'Irfis, l'istituto di mediocredito siciliano, a favore dell'impresa agricola di Saveria Grosso, la moglie del presidente Raffaele Lombardo. Il progetto vale oltre 5 milioni e 600 mila euro. La somma sarà coperta in gran parte dalla banca di investimenti, il cui pacchetto di maggioranza è sotto l'egida di Unicredit con la regione Sicilia nelle vesti di socio minoritario. Proprio per questa partecipazione, l'Irfis è sottoposto al controllo e alla vigilanza da parte dell'amministrazione guidata da Lombardo.La pratica della first lady siciliana è stata varata in tempi record: presentata ad aprile del 2008, ha avuto l'ok in soli due mesi.Leggendo il documento si intuisce che i funzionari hanno subito il fascino sottile del potere, tanto che nel descrivere le attività della signora Grosso si sfiora il sublime: «Titolare dell'omonima aziendale agricola che opera dal 1999 nell'ambito delle colture agrumicole, esercita, inoltre, attività consulenziali nell'ambito dell'intermediazione finanziaria. Essa è coniugata con l'onorevole Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia». Una proposta, dunque, che l'Irfis non poteva rifiutare.Il programma di spesa prevede la realizzazione nella tenuta di Ramacca, in provincia di Catania, di un impianto integrato per la produzione di energia solare, per una potenza pari a 992 kwh, su una serra di 20 mila metri quadri. L'Irfis sarà la capofila di un pool di banche che copriranno con quasi 3 milioni, il 50 per cento del costo. Ma come farà la first lady a restituire il credito? Anche qui entrano in scena gli incentivi. Il piano economico lo spiega chiaramente. L'impianto - che sarà realizzato da Spes engineering, affiliata della rete franchising di Enel.si - verrà gestito da un "Spv", società veicolo previste dalla legge sul "conto energia". All'impresa agricola della Grosso toccheranno incentivi pari a 0,431 euro per ogni kwh prodotto. La stima è di oltre 1 milione e mezzo di kwh annui che faranno incassare alla Spv della famiglia Lombardo oltre 730 mila euro l'anno. Un bel business. Che l'Irfis ha condiviso con entusiasmo. Anche perché l'istituto è al centro di un delicata partita che vede il governo Lombardo contrapposto a Unicredit, nel controllo del pacchetto di maggioranza. Lo scenario vede la Sicilia pronta a cedere lo 0,5 per cento delle azioni detenute in Unicredit, in cambio del 76 per cento dell'Irfis, controllato da piazza Cordusio attraverso il Banco di Sicilia. Il sogno autonomista è utilizzare la licenza bancaria dell'Istituto per creare una banca siciliani.
L'Irfis è una preda ambita: anche la Popolare di Vicenza, presente in Sicilia con il marchio Bancanuova, ha tentato la scalata. Vista di buon occhio dal governo regionale, la proposta del gruppo bancario che fa riferimento a Zonin è stata stoppata dal no di Bankitalia. Tracce di Bancanuova si trovano anche nel progetto di finanziamento che la signora Grosso in Lombardo ha presentato all'Irfis. "Le attività consulenziali" citate nel documento si riferirebbero all'incarico di pr che la first lady sicula ha svolto per Bancanuova, generando un reddito imponibile di circa 200 mila euro l'anno. Secondo conflitto di interessi sfiorato: Bancanuova svolge il servizio di tesoreria per l'assemblea siciliana e gestisce alcuni fondi di rotazione dell'amministrazione regionale per oltre 50 milioni l'anno. A quanto risulta a "L'espresso", però la signora Grosso ha di recente rinunciato a questo incarico.
(19 novembre 2009)fonte l'espresso.

sabato 21 novembre 2009

ACQUA, ALLARME INQUINAMENTO A PALAGONIA.

PALAGONIA: riscontrata la presenza di coliformi nella fontanella di via Garibaldi.

Sarebbe in corso a Palagonia un inquinamento delle acque potabili.Lo ha reso noto L'unità operativa di Igiene pubblica dell'Azienda sanitaria provinciale 3 di Catania, che ha preso atto dei primi risultati, diffusi dal responsabile di un laboratorio etneo, conseguenti all'analisi di un campione del prezioso liquido prelevato martedi.

Sotto la lente dei sanitari è finita la fontanella di via Garibaldi, dove numerosi cittadini prendono l'acqua. La presenza di alcuni coliformi rappresenta, si sostiene in una nota dell'Asp, un indice di inquinamento.

Si invitano le autorità locali ad adottare,pertanto, gli opportuni provvedimenti di competenza, informando tempestivamente la popolazione.

A seguito del comunicato, ieri mattina, il sindaco CALANDUCCI ha immediatamente emesso un'ordinanza con la quale è stato disposto il divieto assoluto di utilizzo diretto dell'acqua per fini potabili. Il consumo del liquido sarà ammesso, comunque, dopo una preventiva e regolare operazione di bollitura."Ai palagonesi, si afferma in un comunicato stampa dell'ente, si chiede la massima collaborazione, al fine di utilizzare correttamente il servizio idrico e di salvaguardare la salute."

Secondo le prime ipotesi, l'inquinamento potrebbe essere legato all'insufficiente presenza di cloro nelle vasche dio raccolta e nella condotta idrica.

Altre verifiche capillari sono state avviate agli impianti di distribuzione del liquido e all'acquedotto.

fonte "La sicilia" del 21 novembre 2009 a firma L.G.

martedì 17 novembre 2009

Parlano gli "EROI" della catturandi di Palermo.

Da mesi non ci sono soldi per le missioni fuori sede dei ragazzi della Catturandi che arrestarono anche Lo Piccolo e Provenzano. "Ci autotassiamo"
Raccuglia, il sacrificio degli agenti le spese antipate di tasca propria.
di SALVO PALAZZOLO



L'arresto di Mimmo Raccuglia
PALERMO - "Per favore, non chiamateci eroi perché arrestiamo i boss latitanti", sussurra uno dei ragazzi della Catturandi mentre si sfila il mefisto che domenica hanno visto le televisioni di mezzo mondo. "Questo è il nostro lavoro. Piuttosto, chiamateci eroi perché siamo dei dipendenti statali che pagano di tasca propria per lavorare al meglio". Da mesi, non ci sono soldi per le missioni fuori sede dei poliziotti più famosi d'Italia, quelli che hanno arrestato Raccuglia, e prima di lui Lo Piccolo e Provenzano. Le indagini per la cattura di Mimmo Raccuglia sono state un vero e proprio slalom per i poliziotti della squadra Catturandi della Mobile palermitana. E non solo perché il padrino di Altofonte sembrava imprendibile, tra fidati postini, favoreggiatori e insospettabili complici. "I tagli al comparto sicurezza sono stati il peggiore ostacolo che i poliziotti hanno dovuto fronteggiare in questi mesi", dice Franco Billitteri, segretario provinciale del sindacato di polizia Siap. I rimborsi per le missioni fuori città sono ormai bloccati da mesi, gli straordinari vengono pesantemente decurtati e i rimborsi per i pasti durante le missioni arrivano con nove mesi di ritardo. "In realtà, i tagli hanno determinato un effetto paradossale - sostiene Billitteri - le indagini antimafia sono proseguite con i risultati di sempre, grazie agli operai che lavorano nel cantiere dell'antimafia. L'operaio, però, non ci mette soltanto passione, anche i suoi soldi". In questi mesi di indagini senza sosta fra Palermo e Trapani, passando per gli appostamenti nei luoghi più impensabili, persino in montagna, gli imprevisti non sono mancati. "Anche in questo caso, imprevisti non di mafia, ma di antimafia", dice ironicamente Nicolò Caronia, anche lui componente della segreteria del Siap. Qualche esempio. La Catturandi si è ritrovata nel giro di poco tempo solo con due auto civetta: tutti i mezzi necessari sono stati allora noleggiati dal Servizio centrale operativo.

Tempo fa, poi, è accaduto davvero l'imprevedibile nella storica palazzina che ospita la squadra mobile di Palermo: si è rotta la colonna di scarico dei servizi, ci volevano 4.500 euro per le riparazioni, ma i soldi non erano immediatamente disponibili. Per un mese, tutti i poliziotti in servizio alla Mobile sono dovuti uscire dall'ufficio e andare in questura per trovare un servizio igienico. "A questi e tanti altri imprevisti quotidiani, i vertici della Mobile e della questura hanno risposto con prontezza e soprattutto con tanta fantasia - dice Caronia - alla fine i soldi per le riparazioni si sono trovati. Ma quanta fatica". Sostiene Billitteri, che è anche uno degli investigatori della squadra mobile: "Siamo d'accordo con il ministro Brunetta quando parla di produttività ed eccellenza, ma francamente non capiamo perché ai dipendenti di uno degli uffici più efficienti d'Italia sia stata pagata solo la metà della voce produttività del 2008". I ragazzi e le ragazze della Catturandi hanno aspettato due anni per vedere in busta paga gli straordinari fatti sulle montagne di Corleone a caccia di Provenzano. E altri due anni hanno atteso gli straordinari dopo l'arresto di Lo Piccolo: "Ma è arrivato soltanto il 50 per cento di quanto dovuto", denuncia il Siap. La lotta alla mafia prosegue nel fortino della squadra mobile di Palermo. Gli investigatori stanno anticipando i soldi per un'altra missione importante, a Trapani, per l'arresto del superlatitante Messina Denaro. "Davvero curioso - dice il sindacalista Billitteri - la sezione Criminalità organizzata ha competenza interprovinciale, ma non dispone di fondi per le missioni fuori Palermo". I ragazzi che hanno arrestato Raccuglia, quelli che domenica sera hanno esultato davanti alla Mobile, hanno fatto nell'ultimo mese 100 ore di straordinario. "È stato un mese massacrante - racconta Caronia - ma i poliziotti sanno già che nonostante i complimenti di tutti i politici verranno riconosciute ad ognuno di loro solo 55 ore di straordinario. E ne verranno pagate solo 36".

(17 novembre 2009 "La Repubblica.it")

domenica 15 novembre 2009

DURO COLPO ALLA MAFIA SICILIANA

Mafia, arrestato boss Raccuglia
uno degli eredi di Provenzano

di Salvo Palazzolo
Era latitante da quindici anni. Domenico, “Mimmo”, Raccuglia era uno degli eredi di Bernardo Provenzano, uno dei componenti del nuovo gotha della mafia siciliana. E’ stato arrestato oggi pomeriggio, poco dopo le 17,30, dai poliziotti della sezione Catturandi della squadra mobile di Palermo e dai colleghi del Servizio centrale operativo. Si nascondeva in una palazzina del centro storico di Calatafimi (provincia di Trapani) che si trova in via Cabbasino.

Da una quindicina di giorni gli investigatori erano sulle tracce del latitante: oggi pomeriggio, di concerto con i magistrati della Direzione disttrettuale antimafia di Palermo, è stata decisa l’i rruzione. Raccuglia, che era armato con due pistole, ha tentato una fuga sui tetti, ma è stato bloccato poco dopo.

Nel suo covo sono stati trovati documenti e pizzini, adesso al vaglio del pool coordinato dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia, che ha curato le indagini assieme ai sostituti Roberta Buzzolani e Francesco Del Bene.

“Abbiamo fermato un capomafia in piena operatività”, dice il pm Buzzolani. “Raccuglia, che ha 43 anni, era cresciuto all’ombra di padrini di rilievo come Giovanni Brusca, con loro aveva compiuto efferati crimini, come l’assassinio del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Mario Santo. Oggi, forte di quella esperienza, Raccuglia era uno dei protagonisti della riorganizzazione mafiosa”.

Probabilmente, non era un caso che Raccuglia si nascondesse in provincia di Trapani. I magistrati sospettato un’alleanza forte con il superlatitante Matteo Messina Denaro, ritenuto ormai al vertice di Cosa nostra siciliana.

Raccuglia deve scontare tre ergastoli. Da Altofonte, il centro della provincia palermitana dove ha vissuto prima della latitanza, aveva esteso il suo potere in tutto il territorio della provincia, questo dicono le indagini. Fra i suoi affari, la gestione delle estorsioni e degli appalti “aggiustati”.

(15 novembre 2009) fonte: "La Repubblica" di Palermo

giovedì 12 novembre 2009

Palagonia, per gli alloggi popolari occupati riserva del giudice.



PALAGONIA. Il sindaco: "Immobili da sgomberare, pericoli per la salute pubblica e privata".

Si è conclusa con una riserva di emissione di ordinanza, a Grammichele, davanti alla sezione distaccata del tribunale di Caltagirone, la querelle giudiziaria sull'occupazione abusiva di 12 alloggi popolari in una zona di espansione edilizia a Palagonia.

Il sindaco Calanducci, ha ribadito l'opportunità di una esecuzione immediata dell'ordinanza di sgombero degli appartamenti, ricorrendo agli agenti di Polizia Municipale e alle forze dell'ordine: "I locali non sono nè abitabili nè agibili. Nell'immobile, in cui non è stata sistemata l'area esterna, mancano le ringhiere di protezione dei balconi. Sono precarie le condizioni di sicurezza. Non sono funzionali, inoltre, gli allacci per gli approvvigionamenti idrici ed elettrici".

Secondo l'amministrazione comunale, che ha lamentato la prolungata paralisi dei lavori di completamento dell'immobile, sussiste pure "un grave pericolo per la salute pubblica e privata degli occupanti.

Deve essere preliminarmente eseguito, infine, il collaudo amministrativo e tecnico di tutte le opere".

(fonte "la Sicilia" del 11 novembre 2009 art. di Lucio Gambera.)

mercoledì 11 novembre 2009

Dpef,Raffaele LOMBARDO,governatore della Sicilia,bocciato all'ARS


Politica

Dpef, Lombardo bocciato L'Ars ha approvato un ordine del giorno presentato dal Pd contro il documento di programmazione economica e finanziaria del governo regionale. I lealisti del Pdl e l'Udc hanno votato con l'opposizione.


PALERMO - L'Assemblea regionale siciliana ha approvato un ordine del giorno presentato dal Pd che boccia il Dpef del governo. In precedenza l'aula aveva bocciato (41 no e 28 sì) il provvedimento di sostegno al Documento di programmazione economica e finanziaria presentato da Mpa e Sicilia. Quest'ultimo è il gruppo nato dalla divisione del Pdl, che fa capo all'area del sottosegretario Gianfranco Miccichè.Intervenendo per presentare il proprio ordine del giorno, il capogruppo del Partito democratico ha detto: "Saluto gli ex assessori del secondo governo Lombardo, nato nelle stanze di palazzo Grazioli".I cosiddetti lealisti del Pdl e l'Udc hanno votato l'ordine del giorno del Pd, come aveva annunciato il presidente dei parlamentari del Popolo della libertà, Innocenzo Leontini.All'Ars, dove da tempo la maggioranza è spaccata sul sostegno al governo di Raffaele Lombardo (Mpa), il Pd conta 29 deputati, 19 il Pdl e 12 l'Udc su un numero complessivo di 90.I lavori sono stati chiusi e rinviati a martedì prossimo. Oggi l'aula avrebbe anche dovuto esaminare il consuntivo 2008 e l'assestamento di bilancio dell'anno in corso.
11/11/2009
(fonte "La Sicilia"web)

lunedì 9 novembre 2009

ALTRO CHE SPAZZATURA!!!!! E IL PDL DICHIARA "FRATERNA SOLIDARIETA'."


Camorra, chiesta "misura cautelare" per Cosentino (PDL), sottosegretario all'economia.

Sta per essere inoltrata alla Camera la richiesta di autorizzazione per l'esecuzione di una misura cautelare nei confronti di Nicola Cosentino, sottosegretario all'Economia e coordinatore regionale del Pdl. Non è chiaro al momento se è stato chiesto l'arresto o gli arresti domiciliari o una misura cautelare alternativa. La notizia viene dagli ambienti giudiziari, anche se i magistrati titolari dell'inchiesta si sono rifiutati tutti di confermare l'indiscrezione. Cosentino risulta indagato per presunti contatti con il clan dei Casalesi nell'ambito di un procedimento scaturito dalle rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Il nome di Cosentino è anche dato in corsa per la poltrona di presidente della Regione Campania.La misura cautelare sarebbe stata emessa dal gip Raffaele Piccirillo, su richiesta dei pm Alessandro Milita e Giuseppe Narducci. Da indiscrezioni, i magistrati ipotizzerebbero a carico di Cosentino un concorso esterno in associazione camorristica. Trattandosi di un deputato, il gip - come stabilisce la legge - ha disposto la notifica dell'ordinanza al Presidente della Camera, con richiesta di autorizzazione all'esecuzione del provvedimento. La documentazione sarà poi inviata alla giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio, che dovrà formulare una proposta per l'Aula. La posizione di altri indagati coinvolti nello stesso procedimento, sui quali pendono richieste di misure cautelari, sarebbe stata stralciata.«Alla Presidenza della Camera non risulta pervenuta, allo stato, alcuna richiesta dall' autorità giudiziaria». È quanto afferma, riferendosi al caso Cosentino, Fabrizio Alfano, portavoce del presidente della Camera. Il Pdl campano «non consentirà la strumentalizzazione politica dell'iniziativa intrapresa dalla magistratura». Lo sottolinea in una nota il Popolo della Libertà della Campania, che esprime anche «fraterna solidarietà» al sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino, "nella convinzione che presto si dimostrerà la sua assoluta estraneità rispetto alle ipotesi di reato che gli sono contestate."

sabato 7 novembre 2009

Il congresso del PARTITO DEMOCRATICO


Pd, il giorno di Pier Luigi Bersani. Rosy Bindi eletta presidente del Partito.

È stato il giorno di Pier Luigi Bersani. Davanti alla platea dei delegati eletti alle ultime primarie, l'Assemblea nazionale del Partito Democratico, l'ex ministro è stato ufficialmente eletto nuovo segretario e si è rivolto al paese e al partito con un discorso denso di proposte, dalla crisi economica alle riforme istituzionali. «Ho detto più volte», ha esordito Bersani, «che non credo al partito di un uomo solo, ma a un collettivo di protagonisti. So bene che questo collettivo deve avere forme contemporanee, e rinunciarvi sarebbe regredire. Mi rivolgo a voi non come ci si rivolge a una folla ma come ci si rivolge al gruppo dirigente di un partito, corresponsabile di questa avventura. Per preparare l'alternativa». "Per l'alternativa", infatti, è proprio lo slogan che campeggia nel padiglione 13 della Fiera di Roma, teatro di questo atteso primo atto del nuovo segretario. Un alternativa che passa dal ripudio del leaderismo e dalla costruzione di un partito vero. «Noi siamo orgogliosi di sentirci costruttori di un partito. Costruendo un partito realizziamo la Costituzione, che parla di partiti e non parla di popoli. Esiste un'altra modernità, alternativa alla deformazione plebiscitaria della nostra democrazia. Una modernità che può venire dal rafforzamento e dalla riforma del sistema parlamentare, da una legge elettorale che riconsegna ai cittadini la scelta dei parlamentari». Una riforma in attesa della quale, ha precisato poi Bersani nelle sue conclusioni, «meglio fare le primarie per scegliere le posizioni nelle liste per il parlamento». Il neosegretario ha tenuto una relazione solida e accurata, fondata sull'analisi dei problemi che investono il paese, proponendo «un'assemblea di mille amministratori del Pd, aperta ad amministratori di ogni orientamento, per denunciare il federalismo delle chiacchiere e parlare di federalismo dei fatti. Non si pensi, a cominciare dalla Lega, di poter raccontare delle favole mentre noi stiamo zitti». Secco col governo - «dialogo no, confronto sì, ma solo in parlamento e non sugli affari del premier» - e fiducioso sulle possibilità di D'Alema di diventare ministro degli esteri dell'Unione Europea - «ne saremmo orgogliosi» - Bersani ha proposto, tra le altre cose, un sistema di quote per valorizzare la presenza femminile in politica. «Noi non tolleriamo la posizione discriminata delle donne. Vogliamo guidare un forte movimento di opinione che chieda una soluzione transitoria di quote, perché la discriminazione più forte è quella chie tiene le donne fuori dai centri decisionali».Il punto centrale del suo intervento, Bersani lo dedica al progetto del nuovo partito, sgombrando il campo da dubbi e dalle tentazioni "nostalgiche" che i suoi avversari gli avevano attribuito durante la campagna congressuale. «Dobbiamo costruire il partito che abbiamo promesso ai cittadini e ai militanti. Nessuna nostalgia deve imprigionarci o trattenerci, dobbiamo sentire la necessità del nuovo da costruire. Ci rivolgiamo a tutto il centrosinistra, senza trattino, nella legittima ambizione di farci più forti. Liberiamoci da parole vecchie e passate, la nostra proposta politica non è una coperta da tirare al centro o a sinistra. Quel che conta è il progetto, l'idea di paese. Al di fuori di questa ambizione non si è più di centro o più di sinistra, si è un partito piccolo condannato nei nostri confini». Anche per questo, ha poi precisato Bersani nel corso delle sue conclusioni, «il Pd è coperto sia a sinistra che al centro». Un passaggio particolarmente apprezzato che ha trascinato gli applausi fino alla fine della relazione - «Un partito giovane ci chiede di essere giovani nel cuore» - accolta da una standing ovation.È stato anche il giorno dell'elezione dei nuovi organismi, dal vicesegretario Enrico Letta ai 120 componenti della direzione nazionale. Dalla presidente del partito, Rosy Bindi, ai vicepresidenti Ivan Scalfarotto e Marina Sereni. Durante la fase riservata agli interventi liberi, sia Dario Franceschini che Ignazio Marino hanno dato al neosegretario la loro disponibilità a lavorare insieme. Marino si è detto «molto soddisfatto del discorso di Bersani», al quale ha messo «a disposizione le nostre forze», perchè ora «ci faccia vincere». Stesso concetto ribadito, seppure con qualche sorriso in meno, da Dario Franceschini: «Abbiamo la responsabilità di sostenere lealmente chi ha la responsabilità di guidare il partito: noi, Pier Luigi, faremo così». È la conclusione di una campagna congressuale nazionale durata praticamente quattro mesi, che ha visto il Pd discutere di sé e del paese, con sé e col paese. Non è un caso, dicevano molti delegati in sala, che i sondaggi ultimamente diano il Pd vicino alla soglia del 30 per cento. «Non dobbiamo fermarci qui», sospira una delegata lasciando la sala. Un pensiero che sicuramente mette d'accordo tutti.

venerdì 6 novembre 2009

PALERMO batte NAPOLI


Cresce la rivolta degli spazzini. E' emergenza davanti agli ospedali.
Cumuli d'immondizia anche vicino alle scuole. I turisti fotografano i rifiuti

Palermo. L'emergenza immondizia non risparmia le scuole né gli ospedali. Cumuli di rifiuti da una settimana fanno bella mostra davanti asili, elementari e medie ma anche dinanzi alle strutture sanitarie della città. Colpa del servizio di raccolta dell'Amia che non funziona più da tempo - l'azienda è in crisi ed è sotto inchiesta della magistratura penale e contabile - e colpa dell'ammutinamento degli operatori che si occupano di spazzare le strade. L'Amia ha lanciato loro l'ultimatum: l'azienda è pronta a rescindere il contratto.Anche stanotte in numerosi quartieri i rifiuti sono stati dati alle fiamme dai residenti che in questo modo protestano contro i disservizi. E pure i turisti sembrano ormai appassionarsi al problema: nei vicoli del centro storico, gruppi di tedeschi e francesi stamattina si sono soffermati a fotografare non solo i monumenti ma anche le montagne di sacchetti abbandonati e ormai in avanzato stato di putrefazione. Sono le stesse scene già viste a Napoli.Intanto la tensione cresce tra gli stessi operatori ecologici: lunedì notte alcuni lavoratori di Essemme, la società satellite dell'Amia che si occupa di spazzare le strade, hanno organizzato un sit-in per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi di ottobre. Alla manifestazione non autorizzata speravano che partecipassero pure i colleghi dell'Amia. Ma non ottenendo quanto auspicato, hanno scatenato la guerriglia aggredendo gli operatori in servizio sui camion. Cinque gli autisti finiti in ospedale, il più grave è stato sfregiato al volto con il collo di una bottiglia. Finora sono cinque i denunciati.Intanto procedono le inchieste sulla gestione dell'Amia che nel 2008 ha maturato un debito di 180 milioni di euro. La Guardia di Finanza ha notificato alla società comunale un verbale di quasi 13 milioni relativo a imposte e contributi mai versati.Non va meglio nei comuni della provincia perché la crisi finanziaria del Coinres, il consorzio che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti, ha creato un'emergenza che si trascina ormai da mesi.

mercoledì 21 ottobre 2009

Domenica 25 OTTOBRE 2009: primarie del Partito Democratico per l'elezione del Segretario Nazionale e di quelli Regionali

Care amiche, cari amici

domenica 11/10/2009 si è svolta la prima Convenzione Nazionale del PD dove sono stati ufficializzati i risultati del voto dei circoli e i tre candidati alla segreteria del Pd hanno esposto i loro programmi (qui sotto il link relativo alla pagina web sul sito nazionale)

Mancano pochi giorni alle primarie del 25 ottobre, ci teniamo che ci sia più gente possibile a partecipare. Se ci tenete anche voi approfittate della nuova versione diMobilitanti.it http://www.mobilitanti.it/ e diventate testimonial del 25 ottobre.

A Palagonia il seggio elettorale sarà allestito presso la sede del nostro Partito in Via Cap. Calcaterra-Piazza Garibaldi, al pian terreno. Ricordiamo che si voterà domenica 25 ottobre dalle ore 7,00 alle ore 20,00. A norma dell’art. 2, comma 8 dello Statuto, oltre agli iscritti hanno diritto di partecipare al voto tutti i cittadini italiani nonché dell’Unione Europea residenti in Italia, cittadine e cittadini di altri Paesi in possesso del permesso di soggiorno che, a partire dal compimento del sedicesimo anno di età, si riconoscono nella proposta politica del partito, si impegnano a sostenerla alle elezioni e accettano di essere registrati nell’Albo pubblico delle elettrici ed elettori e versano un contributo di 2 euro. Occorrerà esibire un valido documento di riconoscimento e/o la tessera elettorale. Si può votare una sola lista. Le schede sono due: una di colore azzurro per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea Nazionale, un’altra di colore rosa per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea Regionale. Sceglierai il tuo Segretario tracciando un unico segno su una delle liste dei candidati ad esso collegati.

martedì 20 ottobre 2009

Appalto rifiuti a Palagonia


RESPINTO IL RICORSO DEI DUE INDAGATI.


Registra altri sviluppi l'inchiesta "full trash" sull'affidamento dei servizi di pulizia ed igiene urbana a Palagonia.

A seguito di iniziative legali e ricorsi, il Tribunale delle libertà di Catania ha sostanzialmente confermato la fondatezza delle risultanze investigative che hanno portato, lo scorso 27 settembre, all'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare degli imprenditori Cirino Riccardo Squadrito e Giuseppe Busso, respingendone i ricorsi.

L'organo di giustizia ha accolto l'impianto accusatorio della procura della Repubblica di Caltagirone, secondo le prove documentali e le valutazioni del procuratore Giordano e del suo sostituto, Raffaella Vinciguerra.

Dinanzi al tribunale del riesame, i due PM hanno sostenuto la "complicità" degli amministratori delle aziende di servizi ecologici, Squadrito e Busso, con l'ex dirigente dell'ufficio tecnico comunale Quattrocchi, che avrebbe causato ai danni dell'ente, con artifizi e raggiri, una frode per diverse migliaia di euro dal 2004 al 2008.

Nei confronti dello stesso funzionario, peraltro, sussisterebbero riscontri e prove sulla falsa costituzione di atti e sull'abuso di ufficio.

Per Furnò, rimesso in libertà, permane l'interdizione del Gip dai pubblici uffici.

La conclusione della prima trance di indagini, eseguite dai carabinieri della compagnia di Palagonia, confermerebbe il lavoro di "intelligence" degli inquirenti che hanno esaminato numerosi documenti amministrativi e contabili, individuando elementi di rilevanza penale.

(fonte: il quotidiano "La Sicilia" del 20 ottobre 2009 - pag.37. - articolo a firma di L.G.)

lunedì 19 ottobre 2009

MIRACOLO A NATALE: come prendere in giro Siciliani e Calabresi sotto le feste


INCREDIBILE A DIRSI: il Governo Berlusconi prende in giro Siciliani e Calabresi...!!!

I lavori per la costruzione del tanto strombazzato, megagalattico Ponte sullo Stretto di Messina prenderanno il via - così ha assicurato il Ministro delle Infrastutture ALTERO MATTEOLI - il 23 Dicembre prossimo. Oh! Ma quanta solerte precisione nell'annunciare l'inizio delle attività legate alla realizzazione della "regina" delle opere pubbliche!!!

Ebbene, care lettrici e cari lettori: apprendiamo oggi dal sito di "Repubblica" che trattasi di autentica "panzana". Inseriamo, a seguire, il link alla pagina web di cui sopra invitandovi a leggerla attentamente e a lasciare opportuni commenti. Buona lettura!


Un FAVORE personale: il REGALO di Berlusconi a Catania.


DIETRO IL BARATRO DI CATANIA LE SCATOLE CINESI DI SCAPAGNINI.


La lista inesistente: "PAGANO SUBITO, INVENTIAMOCI IL VALORE DEL PATRIMONIO anche se le OPERE SONO INVENDIBILI".


La telefonata di Berlusconi al Sindaco di Catania. Ecco come 140 milioni di euro di soldi pubblici coprirono il buco di SCAPAGNINI.

Il ruolo di Berlusconi nello scandalo-Catania svelato da "Report": il Presidente del Consiglio si autoproclama superconsulente per coprire la voragine nei conti della città siciliana.

I fondi Fas stanziati per opere non finanziabili nè vendibili. Un decreto ad hoc, una delibera del CIPE di cui non si trova traccia. Così Berlusconi ha evitato il fallimento della città del suo medico personale "SCIAMPAGNINO".

(Fonte: da "L'Unità" di lunedi 19 ottobre 2009 - pagg. 4, 5, 6.)
Qui sotto i link alla pagina web del quotidiano e al sito della trasmissione televisiva Report che si è di nuovo occupata dello scandalo.

mercoledì 14 ottobre 2009

Il coraggio di difendere un diritto COSTITUZIONALE

Il diritto allo studio garantito dagli artt. 33 e 34 della Costituzione Italiana trova applicazione in leggi nazionali e regionali che prevedono contributi alle famiglie per rendere effettiva la frequenza scolastica ai giovani.



La legge della Regione Sicilia n°24 del 26 maggio 1973 ha istituito il trasporto interurbano gratuito agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori disponendo, inoltre, che la stessa preveda un rimborso ai comuni che anticipano la spesa.



Quest'anno il Comune di Palagonia, ritenendo di dover risparmiare sulla spesa per il trasporto, ha comunicato con avviso pubblico alle famiglie che non avrebbe riconosciuto il costo dell'abbonamento agli studenti frequentanti istituti scolastici aventi sede fuori dal territorio comunale.



Cio' rischiava di procurare danno alle famiglie, in un momento di crisi economica, ed una grave violazione di un diritto costituzionale.



L'impegno civile di una madre ha evitato che ciò accadesse: la Regione Sicilia è stata spinta ad assumersi le proprie responsabilità imponendo al Comune il rispetto delle normative vigenti.



Democrazia vuol dire partecipazione e impegno: ringraziamo la mamma che ha ripristinato la legalità per i propri figli e per quelli di tutti i cittadini.

lunedì 12 ottobre 2009

Sangiorgi: "Noi consiglieri provinciali UDC ignorati da mesi dai vertici del partito".


L'esponente centrista: il gruppo chiede la sostituzione dell'Assessore Catalano ma non accade nulla.

"Volevano nominare i vicecommissari a nostra insaputa, la protesta di Fagone ha bloccato tutto."

La protesta del Consigliere provinciale Sangiorgi: "non siamo rappresentati da nessuno. Tutto il gruppo UDC sta soffrendo questa situazione."

"Siamo tutti incavolati, perchè non ci sentiamo rappresentati da nessuno."

(L'art. si può leggere per intero sul "Giornale di Sicilia" dell'11 ottobre 2009 - pag. 28 a firma "GEM").

LA REPLICA DI FORZESE

"Mi auguro un rapido chiarimento.

E' un momento delicato nell'Udc, ma non dipende certo da me.

Mi auguro che presto Fagone possa avere un chiarimento con Romano e Cuffaro."

Da Forzese una replica dai toni morbidi a Fausto Fagone, suo collega di partito all'ARS.

"Per me - afferma Forzese - Fagone resta una persona perbene, al di là del curtigghio che a Catania non manca mai............"

(si può leggere l'intervento per intero sul "Giornale di Sicilia" del 11 ottobre 2009 - pag. 28 a firma di "Gem").

venerdì 9 ottobre 2009

FAUSTO FAGONE verso l'abbandono dell'UDC?

Il deputato regionale UDC Fausto Fagone sarebbe pronto a lasciare il partito per incomprensioni interne.

Lo avrebbe dichiarato ieri ai giornalisti lo stesso esponente nel corso dell'inaugurazione della nuova sede del partito a Catania, presenti il segretario regionale Saverio Romano e Totò Cuffaro, vice segretario nazionale e presidente del partito.

La notizia è stata accolta con disappunto dai responsabili dell'UDC e sembrerebbe che in serata la frattura sia stata sanata al termine di un faccia a faccia.

All'origine del diverbio ci sarebbero i malumori di Fagone per non essere stato indicato tra i possibili esponenti del partito che andranno a ricoprire le cariche di vicecommissario.

(fonte "La sicilia" del 09 ottobre 2009 - pag.6)

GARANTE DELL'INFANZIA, maggioranza di destra battuta.


VOTAZIONE ALLA CAMERA: battuta la maggioranza sul GARANTE dell'INFANZIA.



Il governo è stato battuto nuovamente in aula ieri mattina, alla Camera dei Deputati, sulla legge che istituisce il Garante per l'infanzia.



Cosi la maggioranza, dopo lo smacco che segue quello di martedi sera, ha deciso di rinviare il testo in commissione per arrivare ad un "testo condiviso".



Grande soddisfazione del Partito democratico. Secondo Livia Turco lo stop alla legge sul Garante dell'infanzia è un successo dell'opposizione e rappresenta la bocciatura delle politiche del ministro Garfagna, da parte anche della stessa maggioranza.



(fonte "La Repubblica" del 08 ottobre 2009).