martedì 29 dicembre 2009
OGGI DIAMO UNA TRISTE NOTIZIA DI CRONACA
domenica 27 dicembre 2009
ULTIM'ORA: L' ON.LE FAGONE STAREBBE CAMBIANDO PARTITO
sabato 26 dicembre 2009
SETTE PERSONE RINVIATE A GIUDIZIO.
mercoledì 23 dicembre 2009
NON VOGLIAMO PIU' VIOLENZA
martedì 22 dicembre 2009
"OCCHI ELETTRONICI" SUL PAESE
lunedì 21 dicembre 2009
Auguri di Buone Feste...
venerdì 18 dicembre 2009
BERLUSCONI E TUTTA LA DESTRA ABBANDONANO LA SICILIA
giovedì 17 dicembre 2009
PER LA LEGALITA' SERVE L'IMPEGNO DI TUTTI
mercoledì 16 dicembre 2009
FINALMENTE AFFISSI I DUE MANIFESTI CHE ABBIAMO ANTICIPATO NEL NOSTRO SITO
lunedì 14 dicembre 2009
ULTIM'ORA: PALAGONIA CON IL SECONDO DEPUTATO REGIONALE
Bisognerà attendere il deposito della sentenza ma Orazio D'antoni non è più deputato regionale.
Lo hanno stabilito i giudici della Corte d'appello di Palermo che, ribaltando il provvedimento del Tribunale di 1° grado, hanno deciso la sua ineleggibilità a Palazzo dei Normanni.
Tecnicamente la sentenza di venerdì scorso ha avuto come effetto la sospensione del deputato il quale, tuttavia, non lascerà il seggio prima del deposito della motivazione.
Tutto era partito dal ricorso contro la sua elezione da parte del Dott. Franco Calanducci, (omonimo del Sindaco di Palagonia) che alle elezioni aveva ottenuto 6.744 preferenze contro le 7.359 di D'antoni.
Quest'ultimo, però, ai tempi delle consultazioni regionali era presidente di Sac service, che è di proprietà di un ente pubblico, e di qui l'impossibilità per D'antoni di candidarsi.
Adesso il deputato decaduto potrà ricorrere in cassazione. "Sono fiducioso sul ricorso in Cassazione, ha dichiarato, anche perchè prima di candidarmi mi ero rivolto ad un avvocato che mi aveva assicurato che non c'era nessun problema.
..............................
(fonte "La Sicilia" del 14 dic. 2009)
domenica 13 dicembre 2009
STRALCI DELLA LETTERA DEL SINDACO CALANDUCCI ALLA CITTADINANZA
Calanducci scrive: UNA SVOLTA NECESSARIA PER PALAGONIA.
"In questi giorni è stato fatto circolare un volantino contro di me e l'amministrazione comunale da parte dell'UDC, PDL e lista Pal. Lib.
Mi accusano di amministrare in maniera non trasparente e di non avere rispettato la maggioranza che mi ha votato e che l'attuale è stata creata con metodi scorretti.
MENTONO e sanno di mentire in MALA FEDE.
Si dica e si sappia con chiarezza che io non ho allontanato l'UDC dalla giunta, ma che lo stesso partito ha deciso di dimettersi dagli incarichi per andare a nuove elezioni.
Adesso si trova associato alla PDL (fagoniani e anti fagoniani) contro di me ricorrendo alla menzogna e alla diffamazione.
.............. Pur avendo ereditato una situazione debitoria allarmante (28 milioni di euro fra residui passivi e debiti fuori bilancio) ......................
........ è stata deliberata dalla Giunta municipale la proposta di costituzione della società MULTISERVIZI a totale capitale comunale....
Quanto al fatto che l'Opposizione si attribuisca, oggi, l'80% dei consensi, ciò è frutto di una fantasia bizzarra e stravagante (vedi risultati elettorali Europee 2009).
Quello che emerge con evidenza è che l'Opposizione esprime la parte vecchia della classe politica ............ che ha provocato danni gravissimi al nostro Comune i cui effetti si manifestano ancora oggi.
.............. Fino a quando avrò la responsabilità di guidare il Comune sarò determinato a realizzare la svolta necessaria che i cittadini si aspettano."
Il Sindaco Avv. Francesco Calanducci
sabato 12 dicembre 2009
I SINDACI del comprensorio: "Solidarietà a Calanducci".
PALAGONIA, LUNEDI L'INCONTRO.
mercoledì 9 dicembre 2009
FINALMENTE IL SINDACO CALANDUCCI RISPONDE ALLE ACCUSE
lunedì 7 dicembre 2009
IL CONSIGLIERE ASTUTI SALVATORE NON RAPPRESENTA IL PARTITO DEMOCRATICO
domenica 6 dicembre 2009
FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA
venerdì 4 dicembre 2009
Ballottaggio a Palagonia: il TAR rigetta il ricorso
giovedì 3 dicembre 2009
PALAGONIA: I CORVI VOLANO ANCORA PIU' BASSI
martedì 1 dicembre 2009
FIAMME e PAURA al COMUNE
Non sarebbe chiara la matrice che ha distrutto, all'alba di ieri, in un vano interno di uno scantinato del Comune, diversi documenti, fascicoli e disegni dell'ufficio tecnico comunale.
.... L'allarme è stato lanciato da alcuni dipendenti comunali, che hanno segnalato la presenza di lunghe colonne di fumo ai piani superiori del palazzo di Città. Dopo alcune ore di combustione, che hanno reso l'aria irrespirabile in quasi tutte le stanze dell'immobile, una densa e nera fuliggine ha coperto suppellettili, computer e arredi.
.... Sul posto sono intervenuti i VV.UU. e i carabinieri della locale stazione che hanno eseguito, secondo le disposizioni del comandante, maresciallo Drago, gli opportuni rilevamenti ambientali.
Nulla è stato riferito dopo le prime verifiche dei militari, che potrebbero affidarsi, comunque, ai contenuti tecnici di una relazione dei VV.FF.
Le maggiori perplessità sono legate alla matrice del rogo. Sarebbe stata esclusa l'ipotesi di un cortocircuito nell'attigua cabina elettrica, dalla quale si sarebbero propagate le fiamme... Non sarebbe stata nemmeno forzata la porta d'accesso.
All'esame dei militari dell'Arma, pertanto, resterebbe l'ipotesi dell'autocombustione (per cause accidentali) e quella dell'incendio doloso.
(fonte "La Sicilia" del 1 dicembre 2009)
lunedì 30 novembre 2009
INCENDIO AL MUNICIPIO.
sabato 28 novembre 2009
PALAGONIA: un nuovo "avvertimento" al Sindaco
venerdì 27 novembre 2009
BRUCIATA CASA IN CAMPAGNA
Atto intimidatorio ai danni di un amministratore di PALAGONIA.
martedì 24 novembre 2009
PALAGONIA: RITORNANO LE LETTERE ANONIME
domenica 22 novembre 2009
IL LEGHISTA "LOMBARDO" PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO
Il sole in casa Lombardo
di Marco Guzzetti.L'istituto controllato dalla Regione finanzia l'impianto della moglie del governatore. Ben 5 milioni e 600 mila euro di fondi. Storia di un affare di famiglia
Raffaele Lombardo è un piccolo conflitto di interessi alla luce del sole, è il progetto di finanziamento per un impianto fotovoltaico, approvato dal consiglio di amministrazione dell'Irfis, l'istituto di mediocredito siciliano, a favore dell'impresa agricola di Saveria Grosso, la moglie del presidente Raffaele Lombardo. Il progetto vale oltre 5 milioni e 600 mila euro. La somma sarà coperta in gran parte dalla banca di investimenti, il cui pacchetto di maggioranza è sotto l'egida di Unicredit con la regione Sicilia nelle vesti di socio minoritario. Proprio per questa partecipazione, l'Irfis è sottoposto al controllo e alla vigilanza da parte dell'amministrazione guidata da Lombardo.La pratica della first lady siciliana è stata varata in tempi record: presentata ad aprile del 2008, ha avuto l'ok in soli due mesi.Leggendo il documento si intuisce che i funzionari hanno subito il fascino sottile del potere, tanto che nel descrivere le attività della signora Grosso si sfiora il sublime: «Titolare dell'omonima aziendale agricola che opera dal 1999 nell'ambito delle colture agrumicole, esercita, inoltre, attività consulenziali nell'ambito dell'intermediazione finanziaria. Essa è coniugata con l'onorevole Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia». Una proposta, dunque, che l'Irfis non poteva rifiutare.Il programma di spesa prevede la realizzazione nella tenuta di Ramacca, in provincia di Catania, di un impianto integrato per la produzione di energia solare, per una potenza pari a 992 kwh, su una serra di 20 mila metri quadri. L'Irfis sarà la capofila di un pool di banche che copriranno con quasi 3 milioni, il 50 per cento del costo. Ma come farà la first lady a restituire il credito? Anche qui entrano in scena gli incentivi. Il piano economico lo spiega chiaramente. L'impianto - che sarà realizzato da Spes engineering, affiliata della rete franchising di Enel.si - verrà gestito da un "Spv", società veicolo previste dalla legge sul "conto energia". All'impresa agricola della Grosso toccheranno incentivi pari a 0,431 euro per ogni kwh prodotto. La stima è di oltre 1 milione e mezzo di kwh annui che faranno incassare alla Spv della famiglia Lombardo oltre 730 mila euro l'anno. Un bel business. Che l'Irfis ha condiviso con entusiasmo. Anche perché l'istituto è al centro di un delicata partita che vede il governo Lombardo contrapposto a Unicredit, nel controllo del pacchetto di maggioranza. Lo scenario vede la Sicilia pronta a cedere lo 0,5 per cento delle azioni detenute in Unicredit, in cambio del 76 per cento dell'Irfis, controllato da piazza Cordusio attraverso il Banco di Sicilia. Il sogno autonomista è utilizzare la licenza bancaria dell'Istituto per creare una banca siciliani.
L'Irfis è una preda ambita: anche la Popolare di Vicenza, presente in Sicilia con il marchio Bancanuova, ha tentato la scalata. Vista di buon occhio dal governo regionale, la proposta del gruppo bancario che fa riferimento a Zonin è stata stoppata dal no di Bankitalia. Tracce di Bancanuova si trovano anche nel progetto di finanziamento che la signora Grosso in Lombardo ha presentato all'Irfis. "Le attività consulenziali" citate nel documento si riferirebbero all'incarico di pr che la first lady sicula ha svolto per Bancanuova, generando un reddito imponibile di circa 200 mila euro l'anno. Secondo conflitto di interessi sfiorato: Bancanuova svolge il servizio di tesoreria per l'assemblea siciliana e gestisce alcuni fondi di rotazione dell'amministrazione regionale per oltre 50 milioni l'anno. A quanto risulta a "L'espresso", però la signora Grosso ha di recente rinunciato a questo incarico.
(19 novembre 2009)fonte l'espresso.
sabato 21 novembre 2009
ACQUA, ALLARME INQUINAMENTO A PALAGONIA.
martedì 17 novembre 2009
Parlano gli "EROI" della catturandi di Palermo.
Raccuglia, il sacrificio degli agenti le spese antipate di tasca propria.
di SALVO PALAZZOLO
L'arresto di Mimmo Raccuglia
PALERMO - "Per favore, non chiamateci eroi perché arrestiamo i boss latitanti", sussurra uno dei ragazzi della Catturandi mentre si sfila il mefisto che domenica hanno visto le televisioni di mezzo mondo. "Questo è il nostro lavoro. Piuttosto, chiamateci eroi perché siamo dei dipendenti statali che pagano di tasca propria per lavorare al meglio". Da mesi, non ci sono soldi per le missioni fuori sede dei poliziotti più famosi d'Italia, quelli che hanno arrestato Raccuglia, e prima di lui Lo Piccolo e Provenzano. Le indagini per la cattura di Mimmo Raccuglia sono state un vero e proprio slalom per i poliziotti della squadra Catturandi della Mobile palermitana. E non solo perché il padrino di Altofonte sembrava imprendibile, tra fidati postini, favoreggiatori e insospettabili complici. "I tagli al comparto sicurezza sono stati il peggiore ostacolo che i poliziotti hanno dovuto fronteggiare in questi mesi", dice Franco Billitteri, segretario provinciale del sindacato di polizia Siap. I rimborsi per le missioni fuori città sono ormai bloccati da mesi, gli straordinari vengono pesantemente decurtati e i rimborsi per i pasti durante le missioni arrivano con nove mesi di ritardo. "In realtà, i tagli hanno determinato un effetto paradossale - sostiene Billitteri - le indagini antimafia sono proseguite con i risultati di sempre, grazie agli operai che lavorano nel cantiere dell'antimafia. L'operaio, però, non ci mette soltanto passione, anche i suoi soldi". In questi mesi di indagini senza sosta fra Palermo e Trapani, passando per gli appostamenti nei luoghi più impensabili, persino in montagna, gli imprevisti non sono mancati. "Anche in questo caso, imprevisti non di mafia, ma di antimafia", dice ironicamente Nicolò Caronia, anche lui componente della segreteria del Siap. Qualche esempio. La Catturandi si è ritrovata nel giro di poco tempo solo con due auto civetta: tutti i mezzi necessari sono stati allora noleggiati dal Servizio centrale operativo.
Tempo fa, poi, è accaduto davvero l'imprevedibile nella storica palazzina che ospita la squadra mobile di Palermo: si è rotta la colonna di scarico dei servizi, ci volevano 4.500 euro per le riparazioni, ma i soldi non erano immediatamente disponibili. Per un mese, tutti i poliziotti in servizio alla Mobile sono dovuti uscire dall'ufficio e andare in questura per trovare un servizio igienico. "A questi e tanti altri imprevisti quotidiani, i vertici della Mobile e della questura hanno risposto con prontezza e soprattutto con tanta fantasia - dice Caronia - alla fine i soldi per le riparazioni si sono trovati. Ma quanta fatica". Sostiene Billitteri, che è anche uno degli investigatori della squadra mobile: "Siamo d'accordo con il ministro Brunetta quando parla di produttività ed eccellenza, ma francamente non capiamo perché ai dipendenti di uno degli uffici più efficienti d'Italia sia stata pagata solo la metà della voce produttività del 2008". I ragazzi e le ragazze della Catturandi hanno aspettato due anni per vedere in busta paga gli straordinari fatti sulle montagne di Corleone a caccia di Provenzano. E altri due anni hanno atteso gli straordinari dopo l'arresto di Lo Piccolo: "Ma è arrivato soltanto il 50 per cento di quanto dovuto", denuncia il Siap. La lotta alla mafia prosegue nel fortino della squadra mobile di Palermo. Gli investigatori stanno anticipando i soldi per un'altra missione importante, a Trapani, per l'arresto del superlatitante Messina Denaro. "Davvero curioso - dice il sindacalista Billitteri - la sezione Criminalità organizzata ha competenza interprovinciale, ma non dispone di fondi per le missioni fuori Palermo". I ragazzi che hanno arrestato Raccuglia, quelli che domenica sera hanno esultato davanti alla Mobile, hanno fatto nell'ultimo mese 100 ore di straordinario. "È stato un mese massacrante - racconta Caronia - ma i poliziotti sanno già che nonostante i complimenti di tutti i politici verranno riconosciute ad ognuno di loro solo 55 ore di straordinario. E ne verranno pagate solo 36".
(17 novembre 2009 "La Repubblica.it")
domenica 15 novembre 2009
DURO COLPO ALLA MAFIA SICILIANA
Mafia, arrestato boss Raccuglia
uno degli eredi di Provenzano
giovedì 12 novembre 2009
Palagonia, per gli alloggi popolari occupati riserva del giudice.
Si è conclusa con una riserva di emissione di ordinanza, a Grammichele, davanti alla sezione distaccata del tribunale di Caltagirone, la querelle giudiziaria sull'occupazione abusiva di 12 alloggi popolari in una zona di espansione edilizia a Palagonia.
Il sindaco Calanducci, ha ribadito l'opportunità di una esecuzione immediata dell'ordinanza di sgombero degli appartamenti, ricorrendo agli agenti di Polizia Municipale e alle forze dell'ordine: "I locali non sono nè abitabili nè agibili. Nell'immobile, in cui non è stata sistemata l'area esterna, mancano le ringhiere di protezione dei balconi. Sono precarie le condizioni di sicurezza. Non sono funzionali, inoltre, gli allacci per gli approvvigionamenti idrici ed elettrici".
Secondo l'amministrazione comunale, che ha lamentato la prolungata paralisi dei lavori di completamento dell'immobile, sussiste pure "un grave pericolo per la salute pubblica e privata degli occupanti.
Deve essere preliminarmente eseguito, infine, il collaudo amministrativo e tecnico di tutte le opere".
(fonte "la Sicilia" del 11 novembre 2009 art. di Lucio Gambera.)
mercoledì 11 novembre 2009
Dpef,Raffaele LOMBARDO,governatore della Sicilia,bocciato all'ARS
Dpef, Lombardo bocciato L'Ars ha approvato un ordine del giorno presentato dal Pd contro il documento di programmazione economica e finanziaria del governo regionale. I lealisti del Pdl e l'Udc hanno votato con l'opposizione.
PALERMO - L'Assemblea regionale siciliana ha approvato un ordine del giorno presentato dal Pd che boccia il Dpef del governo. In precedenza l'aula aveva bocciato (41 no e 28 sì) il provvedimento di sostegno al Documento di programmazione economica e finanziaria presentato da Mpa e Sicilia. Quest'ultimo è il gruppo nato dalla divisione del Pdl, che fa capo all'area del sottosegretario Gianfranco Miccichè.Intervenendo per presentare il proprio ordine del giorno, il capogruppo del Partito democratico ha detto: "Saluto gli ex assessori del secondo governo Lombardo, nato nelle stanze di palazzo Grazioli".I cosiddetti lealisti del Pdl e l'Udc hanno votato l'ordine del giorno del Pd, come aveva annunciato il presidente dei parlamentari del Popolo della libertà, Innocenzo Leontini.All'Ars, dove da tempo la maggioranza è spaccata sul sostegno al governo di Raffaele Lombardo (Mpa), il Pd conta 29 deputati, 19 il Pdl e 12 l'Udc su un numero complessivo di 90.I lavori sono stati chiusi e rinviati a martedì prossimo. Oggi l'aula avrebbe anche dovuto esaminare il consuntivo 2008 e l'assestamento di bilancio dell'anno in corso.
11/11/2009 (fonte "La Sicilia"web)
lunedì 9 novembre 2009
ALTRO CHE SPAZZATURA!!!!! E IL PDL DICHIARA "FRATERNA SOLIDARIETA'."
Sta per essere inoltrata alla Camera la richiesta di autorizzazione per l'esecuzione di una misura cautelare nei confronti di Nicola Cosentino, sottosegretario all'Economia e coordinatore regionale del Pdl. Non è chiaro al momento se è stato chiesto l'arresto o gli arresti domiciliari o una misura cautelare alternativa. La notizia viene dagli ambienti giudiziari, anche se i magistrati titolari dell'inchiesta si sono rifiutati tutti di confermare l'indiscrezione. Cosentino risulta indagato per presunti contatti con il clan dei Casalesi nell'ambito di un procedimento scaturito dalle rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Il nome di Cosentino è anche dato in corsa per la poltrona di presidente della Regione Campania.La misura cautelare sarebbe stata emessa dal gip Raffaele Piccirillo, su richiesta dei pm Alessandro Milita e Giuseppe Narducci. Da indiscrezioni, i magistrati ipotizzerebbero a carico di Cosentino un concorso esterno in associazione camorristica. Trattandosi di un deputato, il gip - come stabilisce la legge - ha disposto la notifica dell'ordinanza al Presidente della Camera, con richiesta di autorizzazione all'esecuzione del provvedimento. La documentazione sarà poi inviata alla giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio, che dovrà formulare una proposta per l'Aula. La posizione di altri indagati coinvolti nello stesso procedimento, sui quali pendono richieste di misure cautelari, sarebbe stata stralciata.«Alla Presidenza della Camera non risulta pervenuta, allo stato, alcuna richiesta dall' autorità giudiziaria». È quanto afferma, riferendosi al caso Cosentino, Fabrizio Alfano, portavoce del presidente della Camera. Il Pdl campano «non consentirà la strumentalizzazione politica dell'iniziativa intrapresa dalla magistratura». Lo sottolinea in una nota il Popolo della Libertà della Campania, che esprime anche «fraterna solidarietà» al sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino, "nella convinzione che presto si dimostrerà la sua assoluta estraneità rispetto alle ipotesi di reato che gli sono contestate."
sabato 7 novembre 2009
Il congresso del PARTITO DEMOCRATICO
È stato il giorno di Pier Luigi Bersani. Davanti alla platea dei delegati eletti alle ultime primarie, l'Assemblea nazionale del Partito Democratico, l'ex ministro è stato ufficialmente eletto nuovo segretario e si è rivolto al paese e al partito con un discorso denso di proposte, dalla crisi economica alle riforme istituzionali. «Ho detto più volte», ha esordito Bersani, «che non credo al partito di un uomo solo, ma a un collettivo di protagonisti. So bene che questo collettivo deve avere forme contemporanee, e rinunciarvi sarebbe regredire. Mi rivolgo a voi non come ci si rivolge a una folla ma come ci si rivolge al gruppo dirigente di un partito, corresponsabile di questa avventura. Per preparare l'alternativa». "Per l'alternativa", infatti, è proprio lo slogan che campeggia nel padiglione 13 della Fiera di Roma, teatro di questo atteso primo atto del nuovo segretario. Un alternativa che passa dal ripudio del leaderismo e dalla costruzione di un partito vero. «Noi siamo orgogliosi di sentirci costruttori di un partito. Costruendo un partito realizziamo la Costituzione, che parla di partiti e non parla di popoli. Esiste un'altra modernità, alternativa alla deformazione plebiscitaria della nostra democrazia. Una modernità che può venire dal rafforzamento e dalla riforma del sistema parlamentare, da una legge elettorale che riconsegna ai cittadini la scelta dei parlamentari». Una riforma in attesa della quale, ha precisato poi Bersani nelle sue conclusioni, «meglio fare le primarie per scegliere le posizioni nelle liste per il parlamento». Il neosegretario ha tenuto una relazione solida e accurata, fondata sull'analisi dei problemi che investono il paese, proponendo «un'assemblea di mille amministratori del Pd, aperta ad amministratori di ogni orientamento, per denunciare il federalismo delle chiacchiere e parlare di federalismo dei fatti. Non si pensi, a cominciare dalla Lega, di poter raccontare delle favole mentre noi stiamo zitti». Secco col governo - «dialogo no, confronto sì, ma solo in parlamento e non sugli affari del premier» - e fiducioso sulle possibilità di D'Alema di diventare ministro degli esteri dell'Unione Europea - «ne saremmo orgogliosi» - Bersani ha proposto, tra le altre cose, un sistema di quote per valorizzare la presenza femminile in politica. «Noi non tolleriamo la posizione discriminata delle donne. Vogliamo guidare un forte movimento di opinione che chieda una soluzione transitoria di quote, perché la discriminazione più forte è quella chie tiene le donne fuori dai centri decisionali».Il punto centrale del suo intervento, Bersani lo dedica al progetto del nuovo partito, sgombrando il campo da dubbi e dalle tentazioni "nostalgiche" che i suoi avversari gli avevano attribuito durante la campagna congressuale. «Dobbiamo costruire il partito che abbiamo promesso ai cittadini e ai militanti. Nessuna nostalgia deve imprigionarci o trattenerci, dobbiamo sentire la necessità del nuovo da costruire. Ci rivolgiamo a tutto il centrosinistra, senza trattino, nella legittima ambizione di farci più forti. Liberiamoci da parole vecchie e passate, la nostra proposta politica non è una coperta da tirare al centro o a sinistra. Quel che conta è il progetto, l'idea di paese. Al di fuori di questa ambizione non si è più di centro o più di sinistra, si è un partito piccolo condannato nei nostri confini». Anche per questo, ha poi precisato Bersani nel corso delle sue conclusioni, «il Pd è coperto sia a sinistra che al centro». Un passaggio particolarmente apprezzato che ha trascinato gli applausi fino alla fine della relazione - «Un partito giovane ci chiede di essere giovani nel cuore» - accolta da una standing ovation.È stato anche il giorno dell'elezione dei nuovi organismi, dal vicesegretario Enrico Letta ai 120 componenti della direzione nazionale. Dalla presidente del partito, Rosy Bindi, ai vicepresidenti Ivan Scalfarotto e Marina Sereni. Durante la fase riservata agli interventi liberi, sia Dario Franceschini che Ignazio Marino hanno dato al neosegretario la loro disponibilità a lavorare insieme. Marino si è detto «molto soddisfatto del discorso di Bersani», al quale ha messo «a disposizione le nostre forze», perchè ora «ci faccia vincere». Stesso concetto ribadito, seppure con qualche sorriso in meno, da Dario Franceschini: «Abbiamo la responsabilità di sostenere lealmente chi ha la responsabilità di guidare il partito: noi, Pier Luigi, faremo così». È la conclusione di una campagna congressuale nazionale durata praticamente quattro mesi, che ha visto il Pd discutere di sé e del paese, con sé e col paese. Non è un caso, dicevano molti delegati in sala, che i sondaggi ultimamente diano il Pd vicino alla soglia del 30 per cento. «Non dobbiamo fermarci qui», sospira una delegata lasciando la sala. Un pensiero che sicuramente mette d'accordo tutti.
venerdì 6 novembre 2009
PALERMO batte NAPOLI
Cumuli d'immondizia anche vicino alle scuole. I turisti fotografano i rifiuti
Palermo. L'emergenza immondizia non risparmia le scuole né gli ospedali. Cumuli di rifiuti da una settimana fanno bella mostra davanti asili, elementari e medie ma anche dinanzi alle strutture sanitarie della città. Colpa del servizio di raccolta dell'Amia che non funziona più da tempo - l'azienda è in crisi ed è sotto inchiesta della magistratura penale e contabile - e colpa dell'ammutinamento degli operatori che si occupano di spazzare le strade. L'Amia ha lanciato loro l'ultimatum: l'azienda è pronta a rescindere il contratto.Anche stanotte in numerosi quartieri i rifiuti sono stati dati alle fiamme dai residenti che in questo modo protestano contro i disservizi. E pure i turisti sembrano ormai appassionarsi al problema: nei vicoli del centro storico, gruppi di tedeschi e francesi stamattina si sono soffermati a fotografare non solo i monumenti ma anche le montagne di sacchetti abbandonati e ormai in avanzato stato di putrefazione. Sono le stesse scene già viste a Napoli.Intanto la tensione cresce tra gli stessi operatori ecologici: lunedì notte alcuni lavoratori di Essemme, la società satellite dell'Amia che si occupa di spazzare le strade, hanno organizzato un sit-in per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi di ottobre. Alla manifestazione non autorizzata speravano che partecipassero pure i colleghi dell'Amia. Ma non ottenendo quanto auspicato, hanno scatenato la guerriglia aggredendo gli operatori in servizio sui camion. Cinque gli autisti finiti in ospedale, il più grave è stato sfregiato al volto con il collo di una bottiglia. Finora sono cinque i denunciati.Intanto procedono le inchieste sulla gestione dell'Amia che nel 2008 ha maturato un debito di 180 milioni di euro. La Guardia di Finanza ha notificato alla società comunale un verbale di quasi 13 milioni relativo a imposte e contributi mai versati.Non va meglio nei comuni della provincia perché la crisi finanziaria del Coinres, il consorzio che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti, ha creato un'emergenza che si trascina ormai da mesi.
mercoledì 21 ottobre 2009
Domenica 25 OTTOBRE 2009: primarie del Partito Democratico per l'elezione del Segretario Nazionale e di quelli Regionali
domenica 11/10/2009 si è svolta la prima Convenzione Nazionale del PD dove sono stati ufficializzati i risultati del voto dei circoli e i tre candidati alla segreteria del Pd hanno esposto i loro programmi (qui sotto il link relativo alla pagina web sul sito nazionale)
Mancano pochi giorni alle primarie del 25 ottobre, ci teniamo che ci sia più gente possibile a partecipare. Se ci tenete anche voi approfittate della nuova versione diMobilitanti.it http://www.mobilitanti.it/ e diventate testimonial del 25 ottobre.
martedì 20 ottobre 2009
Appalto rifiuti a Palagonia
RESPINTO IL RICORSO DEI DUE INDAGATI.
Registra altri sviluppi l'inchiesta "full trash" sull'affidamento dei servizi di pulizia ed igiene urbana a Palagonia.
A seguito di iniziative legali e ricorsi, il Tribunale delle libertà di Catania ha sostanzialmente confermato la fondatezza delle risultanze investigative che hanno portato, lo scorso 27 settembre, all'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare degli imprenditori Cirino Riccardo Squadrito e Giuseppe Busso, respingendone i ricorsi.
L'organo di giustizia ha accolto l'impianto accusatorio della procura della Repubblica di Caltagirone, secondo le prove documentali e le valutazioni del procuratore Giordano e del suo sostituto, Raffaella Vinciguerra.
Dinanzi al tribunale del riesame, i due PM hanno sostenuto la "complicità" degli amministratori delle aziende di servizi ecologici, Squadrito e Busso, con l'ex dirigente dell'ufficio tecnico comunale Quattrocchi, che avrebbe causato ai danni dell'ente, con artifizi e raggiri, una frode per diverse migliaia di euro dal 2004 al 2008.
Nei confronti dello stesso funzionario, peraltro, sussisterebbero riscontri e prove sulla falsa costituzione di atti e sull'abuso di ufficio.
Per Furnò, rimesso in libertà, permane l'interdizione del Gip dai pubblici uffici.
La conclusione della prima trance di indagini, eseguite dai carabinieri della compagnia di Palagonia, confermerebbe il lavoro di "intelligence" degli inquirenti che hanno esaminato numerosi documenti amministrativi e contabili, individuando elementi di rilevanza penale.
(fonte: il quotidiano "La Sicilia" del 20 ottobre 2009 - pag.37. - articolo a firma di L.G.)
lunedì 19 ottobre 2009
MIRACOLO A NATALE: come prendere in giro Siciliani e Calabresi sotto le feste
Un FAVORE personale: il REGALO di Berlusconi a Catania.
La lista inesistente: "PAGANO SUBITO, INVENTIAMOCI IL VALORE DEL PATRIMONIO anche se le OPERE SONO INVENDIBILI".
mercoledì 14 ottobre 2009
Il coraggio di difendere un diritto COSTITUZIONALE
La legge della Regione Sicilia n°24 del 26 maggio 1973 ha istituito il trasporto interurbano gratuito agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori disponendo, inoltre, che la stessa preveda un rimborso ai comuni che anticipano la spesa.
Quest'anno il Comune di Palagonia, ritenendo di dover risparmiare sulla spesa per il trasporto, ha comunicato con avviso pubblico alle famiglie che non avrebbe riconosciuto il costo dell'abbonamento agli studenti frequentanti istituti scolastici aventi sede fuori dal territorio comunale.
Cio' rischiava di procurare danno alle famiglie, in un momento di crisi economica, ed una grave violazione di un diritto costituzionale.
L'impegno civile di una madre ha evitato che ciò accadesse: la Regione Sicilia è stata spinta ad assumersi le proprie responsabilità imponendo al Comune il rispetto delle normative vigenti.
Democrazia vuol dire partecipazione e impegno: ringraziamo la mamma che ha ripristinato la legalità per i propri figli e per quelli di tutti i cittadini.
lunedì 12 ottobre 2009
Sangiorgi: "Noi consiglieri provinciali UDC ignorati da mesi dai vertici del partito".
"Volevano nominare i vicecommissari a nostra insaputa, la protesta di Fagone ha bloccato tutto."
La protesta del Consigliere provinciale Sangiorgi: "non siamo rappresentati da nessuno. Tutto il gruppo UDC sta soffrendo questa situazione."
"Siamo tutti incavolati, perchè non ci sentiamo rappresentati da nessuno."
(L'art. si può leggere per intero sul "Giornale di Sicilia" dell'11 ottobre 2009 - pag. 28 a firma "GEM").
LA REPLICA DI FORZESE
"Mi auguro un rapido chiarimento.
E' un momento delicato nell'Udc, ma non dipende certo da me.
Mi auguro che presto Fagone possa avere un chiarimento con Romano e Cuffaro."
Da Forzese una replica dai toni morbidi a Fausto Fagone, suo collega di partito all'ARS.
(si può leggere l'intervento per intero sul "Giornale di Sicilia" del 11 ottobre 2009 - pag. 28 a firma di "Gem").
venerdì 9 ottobre 2009
FAUSTO FAGONE verso l'abbandono dell'UDC?
Lo avrebbe dichiarato ieri ai giornalisti lo stesso esponente nel corso dell'inaugurazione della nuova sede del partito a Catania, presenti il segretario regionale Saverio Romano e Totò Cuffaro, vice segretario nazionale e presidente del partito.
La notizia è stata accolta con disappunto dai responsabili dell'UDC e sembrerebbe che in serata la frattura sia stata sanata al termine di un faccia a faccia.
All'origine del diverbio ci sarebbero i malumori di Fagone per non essere stato indicato tra i possibili esponenti del partito che andranno a ricoprire le cariche di vicecommissario.
(fonte "La sicilia" del 09 ottobre 2009 - pag.6)
GARANTE DELL'INFANZIA, maggioranza di destra battuta.
Il governo è stato battuto nuovamente in aula ieri mattina, alla Camera dei Deputati, sulla legge che istituisce il Garante per l'infanzia.
Cosi la maggioranza, dopo lo smacco che segue quello di martedi sera, ha deciso di rinviare il testo in commissione per arrivare ad un "testo condiviso".
Grande soddisfazione del Partito democratico. Secondo Livia Turco lo stop alla legge sul Garante dell'infanzia è un successo dell'opposizione e rappresenta la bocciatura delle politiche del ministro Garfagna, da parte anche della stessa maggioranza.
(fonte "La Repubblica" del 08 ottobre 2009).