RESPINTO IL RICORSO DEI DUE INDAGATI.Registra altri sviluppi l'inchiesta "full trash" sull'affidamento dei servizi di pulizia ed igiene urbana a Palagonia.
A seguito di iniziative legali e ricorsi, il Tribunale delle libertà di Catania ha sostanzialmente confermato la fondatezza delle risultanze investigative che hanno portato, lo scorso 27 settembre, all'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare degli imprenditori Cirino Riccardo Squadrito e Giuseppe Busso, respingendone i ricorsi.
L'organo di giustizia ha accolto l'impianto accusatorio della procura della Repubblica di Caltagirone, secondo le prove documentali e le valutazioni del procuratore Giordano e del suo sostituto, Raffaella Vinciguerra.
Dinanzi al tribunale del riesame, i due PM hanno sostenuto la "complicità" degli amministratori delle aziende di servizi ecologici, Squadrito e Busso, con l'ex dirigente dell'ufficio tecnico comunale Quattrocchi, che avrebbe causato ai danni dell'ente, con artifizi e raggiri, una frode per diverse migliaia di euro dal 2004 al 2008.
Nei confronti dello stesso funzionario, peraltro, sussisterebbero riscontri e prove sulla falsa costituzione di atti e sull'abuso di ufficio.
Per Furnò, rimesso in libertà, permane l'interdizione del Gip dai pubblici uffici.
La conclusione della prima trance di indagini, eseguite dai carabinieri della compagnia di Palagonia, confermerebbe il lavoro di "intelligence" degli inquirenti che hanno esaminato numerosi documenti amministrativi e contabili, individuando elementi di rilevanza penale.
(fonte: il quotidiano "La Sicilia" del 20 ottobre 2009 - pag.37. - articolo a firma di L.G.)