giovedì 25 novembre 2010

VIAGGI PRIVATI PAGATI DAL MUNICIPIO.

Presidente Consiglio comunale sotto accusa.


Obbligo di dimora per il presidente del Consiglio comunale di Agrigento del Pdl Carmelo Callari: secondo l'accusa si inventava missioni istituzionali per farsi rimborsare i viaggi privati a Roma dove frequentava l'università. La Procura aveva chiesto l'arresto.

di FABIO RUSSELLO

Agrigento - Missioni istituzionali fasulle che in realtà servivano ad esclusivi fini privati e che venivano rimborsate dal Comune. La Digos della Questura di Agrigento ha notificato un provvedimento cautelare dell'obbligo di dimora - ma la Procura aveva chiesto gli arresti domiciliari - firmato dal gip del Tribunale di Agrigento Luca D'Addario al presidente del Consiglio comunale Carmelo Callari, 50 anni, esponente della corrente alfaniana del Pdl. Nell'inchiesta risultano indagati altri due funzionari, per uno dei quali la Procura aveva chiesto la sospensione dall'ufficio di funzionario del Comune. Per tutti l'accusa è, a vario titolo, di truffa, peculato, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico. Secondo le indagini della polizia Carmelo Callari - con il beneplacito dei due funzionari - avrebbe fatto apparire quali missioni istituzionali, viaggi che in realtà erano realizzati esclusivamente per fini propri e privati, tra cui ad esempio le trasferte a Roma per sé e per la figlia per frequentare l'università e sostenere gli esami. Callari secondo l'accusa si faceva rimborsare le spese di vitto e alloggio per i suoi familiari e anche per altre persone.

(25 novembre 2010)